Contatto, si comincia con Giuseppe Battiston

Debutto per la 34ª stagione del Css con il nuovo spettacolo “Non c'è acqua più fresca”
ITALY - Sacro all’Italia Raminga .da Giovanni Pascoli Produzioni Fuorivia.con Giuseppe Battiston, voce.e Gianmaria Testa, voce e chitarre.Regia di Giuseppe Battiston Teatro Rossini Lugo-Ra
ITALY - Sacro all’Italia Raminga .da Giovanni Pascoli Produzioni Fuorivia.con Giuseppe Battiston, voce.e Gianmaria Testa, voce e chitarre.Regia di Giuseppe Battiston Teatro Rossini Lugo-Ra

UNIVERSITA DI UDINE. Domenica 1º novembre Teatro Contatto inaugurerà la 34ª stagione con un emozionante doppio debutto all’interno del progetto Viva Pasolini!: in prima assoluta andrà in scena al Teatro Palamostre di Udine Non c’è acqua più fresca, il nuovo spettacolo di Giuseppe Battiston per la produzione Css presentato al Palamostre, presenti Battiston e Piero Sidoti, la drammaturga Renata Molinari e il regista Alfonso Santagata. Sempre il 1º novembre – e in replica fino al 10 – al Teatro San Giorgio debutterà Fuga Pasolini_Ballo 1922, la nuova creazione di Virgilio Sieni con una comunità di interpreti incontrati a Udine, un viaggio danzato sull'esodo e il prendersi cura dell'altro.

Si inaugura così il nuovo progetto Tx2, il dispositivo che ripensa la fruizione e la relazione fra luoghi, programmi culturali, cittadini, artisti e pubblico, mettendo in forte connessione i Teatri Palamostre e San Giorgio di Udine come luoghi in continua interazione. Concretamente con questo strumento verranno presentate serate a doppio spettacolo offrendo un teatro sempre più originale per proporre alla città un cambiamento verso il futuro con l’obiettivo di sfruttare positivamente il diverso ruolo dello Stato nell’economia dei teatri italiani e facendo sì che la cultura guidi a processi di innovazione.

All'interno del progetto Viva Pasolini, Rita Maffei lavorerà sul formato breve e in una mini serie teatrale composta da dodici episodi. In ognuno di questi sarà riprodotto lo scompartimento del treno e le sei ore di viaggio che nel 1950 portarono Pasolini a Roma.

Il Css, giunto a quasi quarant’anni di attività, risulta il più innovativo del Nordest e per il cartellone 15/16 ha adottato un tema-guida che ha ispirato l’intero progetto artistico triennale: “Pubblico e privato nel nuovo Millennio”.

Al centro troviamo appunto le relazioni. Queste si sviluppano su diversi livelli partendo dalle più intime fino a quelle globali proprio come è stato detto: «Ci rivolgiamo all’arte per indagare i cambiamenti di paradigma che le crisi, i faccia a faccia delle culture, la globalizzazione stanno imprimendo alle nostre relazioni. Relazioni d’arte e relazioni di vita, con la nostra coscienza, nello stare in una coppia, nell’identità di un gruppo, in un luogo, in un social network. Relazioni intime, interpersonali, sociali, politiche, spirituali, con noi stessi, con chi amiamo, con chi incontriamo in rete».

Nel ricco calendario proposto dal CSS da segnalare lo spettacolo di Costanza Macras “The Ghosts” che vede protagonisti i destino dei circensi cinesi (e verrà presentato in occasione dell’anteprima del Far East Film Festival 18) e, sempre con tema la violazione dei diritti umani, “Archive”, spettacolo del coreografo israeliano Arkadi Zaides.

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