Contagi e quarantene, chiusi due locali pubblici sulla piazza di Remanzacco. Il sindaco: "State a casa"

REMANZACCO. Chiusi per coronavirus. Entrambi i locali pubblici affacciati sulla piazza di Remanzacco, l'Ideal e il Bonbon, da sabato 27 febbraio hanno le serrande abbassate: «Per precauzioni legate al Covid - recita un cartello affisso sulle vetrate del primo - il bar resterà chiuso», mentre sulla porta del secondo campeggia l'auspicio: «Ci vediamo presto», corredato da spiegazione.

Non si conoscono ulteriori dettagli, pur appurato che alla base del provvedimento ci sono dei casi di contagio, cui evidentemente si affiancano una serie di quarantene: non si sa tuttavia se la sospensione dell'attività sia conseguente a positività accertate fra la proprietà e il personale o invece nella clientela, con conseguente effetto a catena per ragioni di carattere prudenziale, in attesa dell'esito dei necessari accertamenti tramite tampone.

Sta di fatto che nella mattinata di sabato, tradizionalmente vivace per afflusso, la piazza del municipio di Remanzacco si è presentata deserta. E in paese - un anno fa primo focolaio del Friuli Venezia Giulia - l'atmosfera è piuttosto tesa.

Il sindaco Daniela Briz non nasconde la sua preoccupazione di fronte all'avanzata della pandemia, ragione che la induce a lanciare un forte monito alla popolazione: «I numeri del contagio - dichiara la prima cittadina - continuano a crescere. Sono in apprensione, specie per gli anziani.

Invito caldamente l'intera comunità, a cominciare dai concittadini avanti con gli anni, a rimanere in casa il più possibile. Evitiamo di uscire, in assenza di assolute necessità, limitiamo i contatti interpersonali: mi rivolgo soprattutto ai nostri nonni, che fino a quando non si saranno sottoposti al vaccino devono mantenere la massima cautela. Mi appello al buon senso e alla responsabilità di ciascuno», sollecita, ribadendo poi l'assoluta importanza della campagna di immunizzazione.

«Chi rientra nelle fasce che possono vaccinarsi lo faccia», esorta il sindaco. E alle due attività imprenditoriali costrette ad abbassare le serrande Briz rivolge un pensiero di vicinanza: «Spiace - commenta - che dopo aver patito gli effetti del lockdown ora abbiano dovuto nuovamente interrompere, speriamo per breve tempo, il servizio, importante per la comunità. Ai due esercizi va tutta la nostra solidarietà.

Colgo l'occasione - conclude - per ricordare che le persone in difficoltà a causa dell'emergenza possono sempre fruire dell'erogazione di buoni spesa e dell'aiuto dei volontari della squadra comunale di protezione civile, cui va un sentito ringraziamento per un impegno che si protrae ormai da 12 mesi».

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