Consorzio boschi, sei sindaci non votano

TOLMEZZO. È stato eletto, dopo nove mesi, il nuovo cda del Consorzio boschi carnici con la conferma di Arrigo Machin a presidente, ma sei soci su 18 hanno abbandonato l’assemblea prima del voto vedendo respinta la loro richiesta di sospendere la seduta, nominare tre sindaci per rivedere la proposta del direttivo e aprire un’indagine interna per approfondire gli interrogativi su alcune operazioni del consorzio.
Il nuovo Cda, oltre a Machin, include due new entry: Francesco Zigotti e Alberto Toch.
Il sindaco di Prato Carnico si è soffermato sulle esigenze inderogabili per il Consorzio: contenimento delle spese, più efficacia ed efficienza e rinnovamento. Il sindaco di Ampezzo ha parlato di isolamento del Consorzio e ha posto alcuni quesiti sulla capacità di Machin di interagire con Legnoservizi e le associazioni di categoria, sulla gestione delle risorse, su alcuni acquisti, sulle assunzioni di personale, sul quantitativo di legname venduto all’estero, su una richiesta di contributo alla Regione riguardante un immobile di proprietà del delegato permanente del Comune di Comeglians, su alcune gare di appalto. Ha parlato di rimborsi spese per Machin cospicui.
Il sindaco di Forni di Sotto ha chiesto, invece, un’indagine interna e la sospensione dell’assemblea. Quello di Treppo Carnico ha chiesto che siano i sindaci a decidere il nuovo Cda anziché farsi calare candidature dall’alto. Il sindaco di Preone ha ribattuto che si è perso fin troppo tempo. Per quello di Paluzza è strano che Benedetti sollevi solo ora tali dubbi, alcuni persino in ottica Procura: perché non chiarirli negli scorsi anni, vigilando? Se corrispondono al vero, si prenderanno comunque i provvedimenti dovuti. I sindaci di Verzegnis, Treppo Carnico, Forni di Sotto, Villa Santina, Ampezzo e Ravascletto hanno quindi abbandonato l’assemblea prima del voto del nuovo Cda. Si sono astenuti quelli di Arta Terme e Tolmezzo. Dieci, quindi, i voti a favore. L’indennità del Cda sarà ridotta del 10%.
Tanja Ariis
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