Confcommercio propone incentivi auto in Fvg

Incentivi auto per chi acquista l’auto in Friuli Venezia Giulia: la proposta-studio è del gruppo Autoveicoli di Confcommercio Udine. I dati di vendita parlano chiaro: le vendite sono precipitate e sono destinate a peggiorare.
UDINE.
Incentivi auto per chi acquista l’auto in Friuli Venezia Giulia: la proposta-studio è del gruppo Autoveicoli di Confcommercio Udine. Proposta anticipata, alcuni giorni fa, al vicepresidente della giunta regionale Luca Ciriani. I dati di vendita regionali (e nazionali) parlano chiaro: dalla fine di marzo, da quando, cioè, non ci sono più incentivi statali, le vendite sono precipitate e – stando alle proiezioni di aprile – sono destinate a peggiorare di mese in mese.


Nel solo Friuli Venezia Giulia, ad aprile, gli acquisti (2.812) sono diminuiti del 25,55% rispetto allo stesso mese del 2009 (3.777) e del 75% circa rispetto a marzo (4.141, quando c’erano ancora gli incentivi).

«Una picchiata che penalizza anche le casse della Regione – spiega Giorgio Sina, responsabile del gruppo Autoveicoli di Confcommercio Udine –: il 91% dell’Iva sugli acquisti di autoveicoli resta sul territorio. Visti i numeri di aprile e confrontandoli con quelli dello stesso mese dell’anno scorso – ammesso che le cose non dovessero peggiorare –, il Friuli Venezia Giulia potrebbe perdere circa 2,5 milioni di euro il mese (calcolando il valore medio di un acquisto è di 14 mila euro). Da qui la richiesta di incentivi; di fondi che la Regione potrebbe mettere a disposizione dei consumatori con la certezza di recuperarli grazie alle entrate Iva. Un’operazione – continua Sina – a costo zero per l’ente, ma che darebbe impulso al mercato e ai consumi».


L’assessore regionale alle Attività produttive per adesso non si sbilanci: «La proposta va analizzata e studiata bene. Vedremo», spiega Ciriani.


Tornando ai numeri, il mercato regionale perde molto nella vendita di piccole vetture, quelle – appunto – fino a fine marzo “incentivate”. «Bisogna stare attenti a non farsi ingannare dai numeri di questi ultimi mesi – continua Giorgio Sina –: un conto è il mercato delle immatricolazioni, un altro è quello degli acquisti. Mi spiego. Se guardiamo i numeri relativi alle immatricolazioni troviamo ancora il segno più. Si tratta infatti degli ordini fatti alla fine dell’anno scorso; di automobili ordinate quando c’erano gli incentivi e che le concessionarie non avevano in casa. Tutti mezzi che sono stati immatricolati entro il 31 marzo per poter usufruire degli aiuti di Stato. Altra musica – insiste Sina – è quella relativa alle acquisizioni: da inizio anno abbiamo preso una china preoccupante rispetto agli stessi mesi dell’anno scorso. Ad aprile il 25,55% in meno così suddiviso: 301 autoveicoli (tra auto e fuoristrada) in provincia di Gorizia contro i 504 del 2009 (-40,28%); 743 in provincia di Pordenone contro 943 (-21,21%); 550 in provincia di Trieste contro 693 (-20,63%) e 1.218 in provincia di Udine contro 1.637 (-25,60%). In tutti 2.812 contro 3.777 di aprile 2009 (-25,55%). A tutto questo – conclude il rappresentante di Confcommercio Udine – si aggiunge un’altra criticità: in questi mesi sono soprattutto le aziende ad acquistare mezzi e sono quasi tutti prodotti a chilometri zero, quelli cioè immatricolati dalle concessionarie».


©RIPRODUZIONE RISERVATA
Argomenti:lavoro

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto