Concordato al vaglio per rilanciare la Presotto

Il tribunale collegiale si è riservato la decisione. Il fondo di investimento Ibla capital ha portato ulteriori somme a garanzia

BRUGNERA

Il futuro della Presotto industrie mobili spa, che festeggia quest’anno settanta anni di attività, è nelle mani dei giudici. Ieri mattina il tribunale collegiale, presieduto da Lanfranco Tenaglia, a latere il giudice delegato Roberta Bolzoni e Lucia Dall’Armellina, si è riservato di valutare l’ammissibilità della proposta di concordato preventivo in continuità aziendale.

Gli scenari produttivi della Presotto spa sono promettenti: l’azienda sta lavorando e riprendendo quote di mercato. Sono più di 120 i dipendenti impiegati nello storico marchio dell’arredamento italiano, che ha il suo quartier generale proprio a Brugnera. Nel 2016 il fatturato dell’azienda ammontava a 17 milioni di euro.

Ha pesato, negli ultimi mesi dell’anno scorso, la mancata concessione dell’utilizzo da parte del sistema bancario delle linee di credito già esistenti. Non potendo anticipare le fatture, si rischiava di non poter pagare fornitori e dipendenti.

Così l’azienda ha deciso di proporre il concordato, avvalendosi dell’ausilio dell’advisor legale Enrico Bevilacqua e dell’advisor finanziario Renato Bogoni di Padova.

La decisione sarà comunicata nei prossimi giorni. Il tribunale ha chiesto una serie di integrazioni alla documentazione per fugare eventuali perplessità. Il ricorso per concordato, con il relativo piano di ristrutturazione, è stato depositato a maggio. Il tribunale di Pordenone ha fissato per ieri l’udienza per valutare l’ammissione della proposta in base all’articolo 162 della legge fallimentare.

Ieri mattina Ibla capital, la società di investimento che ha acquisito la maggioranza della Presotto industrie spa lo scorso febbraio, ha portato ulteriori somme a garanzia del concordato. Ibla capital (che investe capitali propri e di primari investitori istituzionali, italiani e stranieri) ha garantito alcuni impegni della domanda di concordato con la consegna di assegni circolari. Il giorno precedente, invece, è stata notata in tribunale una delegazione di Unindustria.

Massimo riserbo da parte della proprietà circa i contenuti del piano di ristrutturazione, in attesa della pronuncia del tribunale. Dopo l’udienza, i giudici si sono riuniti in camera di consiglio.

«Abbiamo voluto approfondire ogni aspetto della proposta – ha precisato il presidente Tenaglia – con i mezzi istruttori che fornisce la legge, proprio perché siamo di fronte a un’azienda storica, che dà lavoro a numerose famiglie della nostra provincia».

La Presotto industrie mobili spa è stata fondata nel 1948. A catalogo offre 6.800 prodotti, che coprono per l’85 per cento il settore residenziale e per il 15 per cento il contract.

La capacità produttiva stimata è di 70 mila colli lavorati all’anno, con 100 mila metri quadrati di strutture fra produzione e magazzino. —





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