Compra vino da Rauscedo «Era in nero»: maximulta

La scorsa settimana i carabinieri del Nas di Udine, in collaborazione con il personale del competente Icqrf, l’ispettorato repressione frodi, hanno sequestrato in via amministrativa a un’azienda della provincia di Padova 1.800 ettolitri di vino.
Gli inquirenti hanno infatti ipotizzato che il vino, prodotto dalla Cantina Rauscedo, sia stato introdotto nello stabilimento padovano in nero. Il controvalore degli ettolitri sequestrati ammonta a circa 40 mila euro e sarà destinato alla distillazione. Alla ditta di Padova è stata contestata una violazione amministrativa che ha comportato una sanzione per violazione delle norme vitivinicole di 150 mila euro. La vicenda non ha risvolti penali. In base a quanto ricostruito dagli inquirenti, dopo l’intervento del Nas la cantina Rauscedo ha emesso la fattura regolarizzando il pagamento. Il controllo a Padova è stato eseguito nell’ambito delle attività dei carabinieri del Nas volte al contrasto alle frodi, agli illeciti ai danni dei consumatori e alla tutela e qualità delle indicazioni geografiche tipiche.
Proseguono, nel frattempo, le indagini della Procura di Pordenone sulla Cantina Rauscedo. Il pm Monica Carraturo ha contestato ai viticoltori di aver ricavato una produzione di grappoli per ettaro maggiore rispetto a quella consentita dal disciplinare di produzione delle Doc e Igt e di averla nonostante ciò conferita alla Cantina. Gli inquirenti hanno ipotizzato che gli esuberi di produzione uva di alcuni soci siano stati compensati con le produzioni sotto soglia di altri. Da qui le contestazioni a vertici e dipendenti della Cantina e soci conferitori di frode nell’esercizio del commercio, contraffazione delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche tipiche e due ipotesi di falso. —
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