Compra l’Audi a sbafo e la rivende
Seconda condanna – a tre giorni dalla prima – per il quarantenne pordenonese Carlo Milo. Il giudice monocratico Rodolfo Piccin gli ha inflitto un anno e tre mesi di reclusione e 600 euro di multa, per le ipotesi di reato di truffa e tentata estorsione.
Stando alle accuse, Milo, nel dicembre del 2013, avrebbe fatto ritenere a un privato casarsese di voler acquistare la sua Audi A3 per 6 mila euro. Il passaggio di proprietà di 442 euro è stato fatto a spese del proprietario del veicolo.
Milo si è dichiarato pronto a corrispondere il prezzo pattuito, si è fatto consegnare le chiavi dell’Audi e ha accompagnato il proprietario in un istituto di credito di Pordenone per fargli il bonifico bancario, sostenendo di avere aperto lì il conto corrente.
Poco dopo l’ingresso in banca, Milo si è allontanato, sostenendo, in seguito, di essersi recato al pronto soccorso per un malore improvviso. Ha detto, quindi, al proprietario dell’Audi di recarsi in un istituto di credito di Porcia, tentando di convincerlo ad accettare un pagamento a rate di 500 euro. Secondo l’accusa, però, Milo avrebbe venduto l’Audi il giorno dopo la “compravendita” alla ditta Patriot Military automobiles di Aviano (per la somma di circa tremila euro).
L’imputato era accusato anche di tentata estorsione perché si sarebbe fatto consegnare le chiavi dell’Audi minacciando il proprietario che, se non avesse accettato il pagamento rateale del veicolo (500 euro al mese) avrebbe fatto a pezzi l’automobile.
L’avvocato Luca Colombaro annuncia il ricorso in appello: «Non ravvisiamo, peraltro, il reato di tentata estorsione: non era procedibile».
Per una truffa legata a una compravendita di un’automobile Milo era stato condannato, la scorsa settimana a un anno e tre mesi di reclusione e 500 euro di multa. In quel caso, spacciandosi per guardia giurata, Milo aveva carpito la fiducia del rivenditore di automobili, dal quale aveva deciso di acquistare, nel luglio del 2013, un’Alfa Romeo 147, al prezzo di 6 mila e 500 euro. Il prezzo pattuito, però, non era mai stati saldato.
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