Compra brevetti mai usati e li rivende: «Così ho creato la fabbrica delle imprese»

L’imprenditore di Zoppola Stefano Borean ha lanciato l’idea. Ora cerca fondi sul web per sostenere il suo progetto 

Usare brevetti inutilizzati per realizzare prodotti commerciali, ovvero dare corpo alle idee che ancora non hanno trovato una destinazione d’uso concreta per creare nuove imprese.

È originale l’iniziativa avviata da Stefano Borean: lui, imprenditore di Castions di Zoppola, dice che in Italia, al momento, non ne esistono di simili. La definisce una “fabbrica delle imprese”: per darle forma in maniera compiuta si è affidato al crowfunding, il sistema che permettere di raccogliere donazioni attraverso siti specializzati.

«Il principio è quello della fabbrica – racconta Borean –: materie prime, catena di montaggio, semilavorati e prodotti finiti. La materia prima è rappresentata dalla proprietà intellettuale, i semilavorati e i prototipi dai brevetti e i prodotti finiti dalle imprese. La nostra realtà non è né un incubatore di imprese, né tanto meno un acceleratore: si tratta di una piattaforma atta ad accogliere brevetti inutilizzati da sfruttare per far nascere nuove imprese, start-up innovative da lanciare sul mercato, da affidare a nuovi imprenditori intenzionati a mettersi in gioco».

Crossfluence è una società costituita il 17 ottobre 2017 con lo scopo di realizzare una piattaforma dove i possessori di brevetti inutilizzati – sia persone fisiche che società, enti e istituzioni – propongono la vendita o l’utilizzo degli stessi a soggetti interessati. «Purtroppo una notevole quantità di brevetti risultano “dormienti” – sottolinea Borean –. È uno spreco, poiché il vero motore dell’economia è l’innovazione. Molte idee, brillanti, innovative, con grandi potenzialità di business, rimangono inespresse per la difficoltà o la scarsa capacità imprenditoriale da parte dell’inventore».

Crossfluence. com è un’ambiente dove presentare il proprio brevetto tramite una descrizione, immagini, foto e video La Crossfluence non si limiterà a fare da “bacheca”, ma supporterà il “giovane imprenditore” attratto dall’idea imprenditoriale oggetto del brevetto prescelto sia nella fase di costituzione della società che nell’iscrizione nell’albo speciale delle start up innovative. Inoltre, elaborerà un business plan e lo seguirà passo dopo passo anche nella ricerca di fonti di finanziamento e di soci interessati a condividerne il potenziale business.

«Sono stati notevoli gli sforzi profusi e tanto altro bisogna realizzare», sottolinea Borean, che ha deciso di condividere il business con altre persone. Per questo, ha dato vita appunto a una campagna di Equity crowdfunding (un processo collaborativo in cui un gruppo di persone utilizza il proprio denaro per sostenere un’idea) per completare il capitale sociale necessario per ultimare gli investimenti previsti dal piano industriale.

«L’8 dicembre sarà una giornata importante – conclude Borean –: l’esito della campagna costituirà il primo responso del mercato». –


 

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