Compie 45 anni la mela che piace anche agli arabi

Spilimbergo, in primavera alla Friulfruct entreranno in produzione nuovi frutteti La coop che fa concorrenza all’Alto Adige al centro di un percorso di innovazione
Di Guglielmo Zisa

SPILIMBERGO. La mela friulana apprezzata nel mondo – dagli Emirati Arabi al Brasile – nasce a Spilimbergo e dintorni. È qui che ha sede la Friulfruct, l’unica cooperativa di coltivatori di mele della regione nonché una delle principali del Nordest. Una realtà, aderente a Confcooperative Pordenone, capace di esportare il 60 percento della produzione e di rinnovarsi guardando al futuro, con il controllo della filiera certificata e la coltivazione delle varietà più richieste dal mercato.

Nel 2017 la cooperativa compie 45 anni da quand’è diventata operativa nel 1972 (la sua fondazione risale invece al 1965). «Alcuni melicoltori provenienti dall’Alto Adige trovarono qui in Friuli le condizioni ideali per proseguire la loro attività: terreni con le giuste componenti nutritive, disponibilità idrica e il perfetto sbalzo termico tra il giorno e la notte. Decisero di unirsi in cooperativa. Col passare degli anni si aggiunsero i frutticoltori friulani: ora abbiamo un respiro regionale visto che i nostri soci coprono un territorio che arriva sino a Codroipo» racconta il presidente di Friulfruct, Livio Salvador. In un periodo di forte crescita economica per il settore agroalimentare del Friuli Venezia Giulia, il successo di Friulfruct dimostra che si possono portare avanti coltivazioni d'eccellenza anche al di fuori della filiera vinicola.

Questa la carta d'identità dell’azienda. Una trentina di soci conferitori, tra i quali anche giovani agricoltori e donne, che coltivano circa 300 ettari di frutteti. Quaranta dipendenti tra annuali e stagionali nello stabilimento nella zona industriale Nord, a Istrago, per la gestione di 120 mila quintali di mele conferite ogni anno. Il fatturato è di 7 milioni di euro l'anno. «Puntiamo a crescere ulteriormente – spiega il direttore Armando Paoli – In primavera entrerà in produzione un 10 percento di nuovi meleti, con le varietà maggiormente richieste dal mercato, come la Gala e la Fuji: si affiancheremo alla mela storica della nostra zona, la Golden. Una percentuale di rinnovo elevata per il settore, la quale giunge a metà di un percorso pluriennale mirato all’innovazione nell’organizzazione, a partire dal tecnico agronomo»

Friulfruct utilizza anche tutti gli strumenti messi a disposizione per la sua crescita, dai fondi del Psr alle certificazioni di qualità Aqua, Globalgap e Brc. «Segno della vitalità di una cooperativa che ha saputo rispondere alle sfide che le si sono poste davanti nei suoi 45 anni di vita – conclude Marco Bagnariol, direttore di Confcooperative Pordenone – Come Confcooperative Pordenone siamo stati al suo fianco anche nella recente fase di rilancio avviata cinque anni fa, fermamente convinti che questa rappresenti una delle eccellenze agroalimentari tra le più rappresentative dell'intero Friuli Venezia Giulia».

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