Commozione al liceo: l’aula magna dedicata alla prof Marano

CERVIGNANO. In centinaia, tra ex alunni, insegnanti, autorità, associazioni e cittadini, ieri mattina hanno preso parte alla cerimonia d’intitolazione dell’aula magna del liceo Einstein alla scrittrice e umanista Loredana Marano, mancata lo scorso novembre a causa di un male contro il quale stava combattendo da tempo. Per molti anni insegnante di latino e italiano al liceo – di cui è stata anche vicepreside – e consigliera della civica “Le Fontane”, Loredana Marano ha formato generazioni di studenti.
Il dirigente scolastico, Aldo Durì, ha accolto con entusiasmo la proposta di Tiziana Marangoni, Giuseppina Gambin e Luciana Degano di titolare alla scrittrice l’Aula Magna. «Loredana era una persona mite, sempre sorridente e cordiale, che aveva un coraggio e un’energia inesauribile, un ottimismo commovente – il ricordo del preside – . Le abbiamo voluto dedicare questa grande sala, che è un po’ l’agorà del liceo, perché ha accolto tanti dibattiti, manifestazioni e celebrazioni aperte a tutta la cittadinanza. Loredana del liceo era una veterana e ne impersonava pienamente l’anima e la vocazione».
Oltre al sindaco Savino, che ha rivolto un plauso alla scuola per aver scelto di rendere omaggio alla scrittrice, e al vicesindaco Marina Buda, Antonio Rossetti, in rappresentanza di Cervignano Nostra, ha ricordato l’amore di Loredana per la lettura e la letteratura mentre Alberto Bergamin ha raccontato il suo primo incontro con la scrittrice.
Applausi per Addy Abdul Wahab, iracheno di Bassora, forse la testimonianza più emozionante, quella di un ragazzo in fuga che l’insegnante ha accolto come un figlio e di cui ha raccontato la storia, in un libro, cui ha collaborato anche Andrea Berton. Sul palco anche alcuni ex allievi: Silvia Savi, Giuliano Pellizzari, Gisella Sardon, Enrico Boat, Elisa Marzinotto e il filosofo Raoul Kirchmayr.
L’assessore Marco Cogato ha ricordato la vetrina tematica che la biblioteca ha dedicato a Loredana Marano. Dopo il commosso intervento di Ferruccio, il figlio di Loredana, che ha assistito alla cerimonia assieme alla sorella Anna, il critico d’arte Vito Sutto ha illustrato ai presenti il significato dell’opera materica realizzata da Giovanni Basso.
Infine, è stata scoperta la targa in memoria della compianta umanista cervignanese. Tra un intervento e l’altro, Dario Ponissi e Rachele di Luca hanno letto, con particolare intensità, alcuni versi scritti proprio da Loredana Marano.
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