Commozione ai funerali del neonato, un addio tra le braccia di papà

SAN GIORGIO DI NOGARO. La piccola bara bianca è entrata in chiesa tra le mani del papà Paolo, con accanto mamma Agneszka e la sorellina. Li seguivano tante persone, parenti e amici, ma soprattutto da colleghi di lavoro e i compagni e gli insegnanti di scuola della piccola.
«Giorgio è un angelo del Signore», ha poi detto monsignor Igino Schiff durante l’omelia per i funerali del piccolo Giorgio Cosenza, di soli dieci giorni, deceduto martedì sera e fatto risalire dai medici alle cosiddette “morti bianche”.
Grande commozione all’arrivo in duomo del feretro proveniente da Udine: nessuno è riuscito a trattenere le lacrime davanti a quella piccola bara bianca ricoperta da un cuore di fiori bianchi e azzurri. Con grande dignità i genitori hanno accolto le timorose manifestazioni di affetto e condoglianze della gente, e poi la benedizione della piccola bara di monsignor Schiff e di don Nicola.
I volti come maschere di dolore, ma anche di grande dignità per questi genitori che in soli dieci giorni hanno avuto e perso un figlio. Il padre ha portato in chiesa la bara di suo figlio e l’ha deposta piano piano sul catafalco, come si appoggia qualcosa di immensamente prezioso.
Toccanti le parole di monsignor Schiff che ha ricordato come «i disegni del Signore sono imperscrutabili», ma anche di come Giorgio sia stato figlio dell’amore tra un uomo e una donna, «l’amore che unisce le persone», e di come questa famiglia stia vivendo il grande dramma con serenità e comprensione, «quella comprensione di aver avuto un qualcosa di bello: una vita».
Il presule ha anche sottolineato l’importanza dell’amicizia, rimarcando la grande partecipazione della gente e, soprattutto quella dei ragazzini della prima media compagni della sorellina, «per stare vicino alla famiglia in un momento difficile».
Ha invitato mamma e papà Cosenza a ricordare il piccolo Giorgio, «come uno degli angeli del Signore. Voi avrete sempre due figli – ha detto –: uno in Paradiso e una in Terra. Anche tu (rivolto alla sorella) ricordati che hai un fratello in Paradiso che ti sarà sempre vicino».
Monsignor Schiff ha anche ricordato la fede che sta sorreggendo questi genitori. A celebrazione conclusa l’uscita dalla chiesa di nuovo in braccio a papà, accolti da un grande appaluso e dal volo di tanti palloncini bianchi. E poi la piccola bara attorniata da tanti fiori bianchi è stata di nuovo deposta sul carro funebre con il quale Giorgio ha compiuto l’ultimo viaggio di questa sua breve vita terrena.
Il piccolo Cosenza riposa ora nel cimitero di San Giorgio di Nogaro, paese di cui portava il nome, e dove i genitori hanno voluto venisse sepolto, quale segno di appartenenza a questa comunità.
Certamente il passaggio di Giorgio nella vita della sua famiglia non sarà dimenticato, ma neppure i sangiorgini scorderanno questo angelo volato prematuramente in cielo.
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