Commosso addio all’insegnante Lidia Sacco Briguglio

Lidia Sacco Briguglio, apprezzata insegnante in pensione, è morta a 82 anni in ospedale a Pordenone, assistita fino all’ultimo da figli e nipoti.Fatale una malattia improvvisa, anche nella diagnosi,...

Lidia Sacco Briguglio, apprezzata insegnante in pensione, è morta a 82 anni in ospedale a Pordenone, assistita fino all’ultimo da figli e nipoti.

Fatale una malattia improvvisa, anche nella diagnosi, e implacabile. Ma lei, alta un metro e 50, ha saputo fino all’ultimo combattere anche il nuovo nemico, dopo che la vita l’aveva già colpita duro facendole prima perdere quasi completamente la vista e poi Dino, il marito, suo compagno di strada per oltre 60 anni. L’aveva fatto con la sua arma migliore: lo spirito combattivo mai disgiunto dal sorriso. Perché Lidia era fatta così: garbata, autoironica, intelligente a sufficienza per capire di essere giunta alla fine ma mai incline all’autocommiserazione.

Lidia sorrideva alla vita e della vita, anche la propria. Ed è morta così com’è vissuta: amata, cercata dalle amiche, stimata da una moltitudine di genitori i cui bimbi erano finiti nella classe della “maestra Lidia” nella scuola di via Selvatico, dove aveva chiuso la sua più che trentennale carriera di maestra di scuola dell’infanzia nel 2002. Genitori e figli, che ancora passavano a casa a trovarla per chiederle come stesse. La risposta sempre la stessa: «Un fiore di ragazza!» Oggi, questa ragazza del ’35 lascia un vuoto nella vita di molti: i figli Attilio, Raffaela e Stefano, insegnante e nostro prezioso collaboratore; le nuore e generi Carla, Luca e Cristina; la pattuglia dei nipoti, per cui stravedeva e alla cui educazione aveva massicciamente contribuito, Luca, Marco, Martina e Tommaso.

Resta l’immagine di una maestra d’altri tempi, coll’indice alto, come a dire «Non combinare guai!», ma a un tempo sorridente e complice, pronta alla carezza. Domenica, prima di morire, l’ultimo sberleffo al destino, a dispetto delle raccomandazioni delle infermiere: una coppa Malù panna e cioccolato, per assaporare la vita fino all’ultimo. Venerdì alle 15.30 i funerali alla parrocchia di San Francesco, in via Cappuccini, dove la sera prima, alle 19, sarà recitato il rosario in sua memoria.

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