Commercio, il 14 maggio apre l’Emisfero
Sbloccato l’iter in Regione, è trapelata la data ufficiale dell’inaugurazione. Previste tre piazze con un sistema di gallerie
Via libera all’apertura del centro commerciale Emisfero di Fiume Veneto. Secondo indiscrezioni trapelate ieri, il taglio del nastro dovrebbe avvenire mercoledì 14 maggio alle 11, mentre l’apertura ufficiale al pubblico sarebbe stata fissata per lo stesso giorno, alle 14. Le lettere di invito sarebbero state spedite proprio ieri, così come la comunicazione agli operatori che hanno deciso di stabilirsi con le proprie attività nel centro commerciale. La Regione ha concluso l’iter autorizzativo e la proprietà, l’Unicomm srl di Vicenza, da dato il via libera all’apertura del secondo centro della grande distribuzione nella cintura pordenonese. Sono 120 i dipendenti già assunti dall’Emisfero, reparto supermercato (saliranno a 170 a pieno regime), e un centinaio quelli dei negozi delle gallerie che saranno al lavoro, quindi, tra un paio di settimane. Tra le marche che saranno presenti all’Emisfero di Fiume Veneto, alcune sono “firmate” Pordenone, come Oro Marini, Ottica Tomasini e Kansai. Altre hanno un’impronta nazionale: Benetton, Bata, Euronics, Golden Point, Globo calzature, Sisley e Motivi. Ancora, Re Sole e My Sun centri di abbronzatura, Lotto per l’abbigliamento sportivo, AbacoViaggi, Regalandia, Belmonte, Isola Verde, Vodafone, Banca Popolare FriulAdria, Yamamay, Betasuperstore, Salmoiraghi, Gardenia, Game. La struttura del nuovo centro commerciale si articola in un sistema di gallerie, tre piazze (di cui una di 720 metri quadrati con arcate in mosaico e richiami a simboli del Friuli occidentale), 34 mila metri quadrati di superficie coperta per una settantina di attività. L’Emisfero di Fiume Veneto sarà l’ottavo per dimensioni del gruppo Unicomm srl in Italia, che opera prevalentemente in Veneto, Emilia Romagna, Umbria e Friuli con 5.300 dipendenti di cui 3.500 nel triveneto. Il taglio del nastro era stato fissato già a gennaio, ma slittò per motivi burocratici. La Regione, in sostanza, attendeva il completamento della viabilità parallela sulla Pontebbana (vicino alla rotonda di Cimpello) per garantire alla struttura uno sbocco diretto sulla statale Pontebbana.
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