Colpo in gioielleria a Udine, spariti i lingotti

A segno in pochi secondi un furto da circa 15mila euro alla Cristian Gold Investment. Erano in tre e avevano fatto diversi sopralluoghi
Udine 6 Febbraio 2015 cristian gioielli Copyright Foto Petrussi / Massimo Turco
Udine 6 Febbraio 2015 cristian gioielli Copyright Foto Petrussi / Massimo Turco

UDINE. Colpo senza precedenti  in via Mercatovecchio. Tre stranieri, approfittando di qualche secondo di distrazione del personale della Cristian Gold Investment (che ha sede all’interno dell’omonima gioielleria, entrambe le attività sono gestite dall’imprenditore Gianni Anese), sono riusciti ad impossessarsi di diversi lingotti d’oro, per un valore che non è ancora stato calcolato con precisione, ma che probabilmente oscilla tra gli otto e i quindicimila euro.

Entrano alle 16, è la terza volta

Sono passati pochi minuti dopo le 16, quando tre uomini - che, si ipotizza, potrebbero avere età comprese tra i 25 e i 40 anni - suonano il campanello del noto negozio udinese. Le commesse li riconoscono, sono gli stessi che si sono presentati anche la sera precedente e pure mercoledì, sempre verso l’ora di chiusura, intorno alle 19.30. Nella prima occasione sono entrati, si sono fatti mostrare qualche gioiello e poi se ne sono andati senza comprare nulla, mentre giovedì sono arrivati quando le serrande si stavano ormai abbassando.

Udine 6 Febbraio 2015 cristian gioielli Copyright Foto Petrussi / Massimo Turco
Udine 6 Febbraio 2015 cristian gioielli Copyright Foto Petrussi / Massimo Turco

Il titolare: stufi dei furti

«Avevano un accento dell’Est Europa - racconta Gianni Anese - e vestivano in modo abbastanza curato. Hanno detto di essere interessati all’acquisto di oro e sono così entrati nei locali della Cristian Gold Investment, società autorizzata dalla Banca d’Italia a svolgere questo tipo di attività. Hanno preso la chiave di una vetrina (che era appesa al muro), l’hanno aperta e hanno rubato i lingotti, tutto in una manciata di secondi.

Le telecamere hanno ripreso tutto, noi ce ne siamo accorti dopo otto secondi, ma era già troppo tardi e quindi abbiamo chiamato la polizia. A dire la verità, coloro che lavorano in centro - sono sicuro di parlare anche a nome di diversi colleghi - sono un po’ stufi di queste ruberie. I miei dipendenti la sera chiudono e si incamminano per le vie deserte con un certo timore. Spero che qualcuno vedendo le immagini del terzetto in azione - conclude - sappia fornire qualche elemento in più agli investigatori».

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