Collini: mi appello al senso di responsabilità

Al suo fianco si schiera Portelli, ma lascia ai suoi libertà di scelta. E in casa Ziberna parte il toto-giunta: poltrona di vicesindaco alla Lega
Bumbaca Gorizia 12_06_2017 Elezioni comunali Gorizia © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 12_06_2017 Elezioni comunali Gorizia © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Roberto Collini incassa con disinvoltura i mancati apparentamenti del Forum e delle liste di Portelli («Non avrebbero comunque spostato nulla») compiacendosi viceversa per l’endorsement a suo favore da parte dell’ex assessore provinciale («Si è comportato con correttezza e serietà») e aspettando segnali positivi non tanto da Silvano Gaggioli (che il 25 giugno andrà al mare) quanto dai “gaggioliani” e segnatamente dal gruppo-Fornasir (che si riunivano ieri sera). «Per il ballottaggio – rimarca inoltre l’ex giornalista Rai – faccio appello al senso di responsabilità di tutti coloro che hanno a cuore le sorti della nostra città e vogliono voltar pagina, anche a chi nel primo turno non si è pienamente riconosciuto nella nostra proposta. Non è più il momento dell’indifferenza».


Portelli: voterò Collini


Federico Portelli ha dunque precisato ieri che, anche se per i suoi “seguaci” ci sarà libertà di voto, personalmente esprimerà la sua preferenza per l’ex giornalista Rai. «Tra l’opzione-Collini e l’opzione-Ziberna c’è un abisso – spiega – non tanto come persone, parimenti simpatiche, quanto per la squadra di amministratori e i differenti stili che caratterizzano larga parte delle due coalizioni. Nella compagine di Ziberna – ci sono persone valide, con cui ho collaborato da consigliere comunale e poi da assessore provinciale. Con esse, compreso Ziberna, pur da posizioni contrapposte abbiamo costruito, per il bene della città, intese su diversi progetti. Ma quel che mi urta è che avranno rilievo amministrativo personaggi impresentabili, sia tra i “nuovi” che tra i ferrivecchi della Prima repubblica. Non sopporto poi il populismo che contraddistingue gran parte della coalizione di Ziberna. Demagogia, qualunquismo, antipolitica che sono insiti anche in altri gruppi rappresentati in consiglio, ma non nella coalizione di Collini».


Il toto-giunta di Ziberna


Dopo un paio di giorni di tregua, è ripreso intanto a impazzare, alla luce del responso delle urne, il gioco dei pronostici sulla scelta della squadra di governo da parte del candidato del centrodestra in caso di vittoria. Dal voto è uscito rafforzato soprattutto Fabrizio Oreti, recordman di preferenze (che, in una nota, ha ringraziato gli elettori ammonendo la coalizione a non abbassare la guardia). L’esponente di Autonomia responsabile dovrà peraltro “accontentarsi” di un assessorato, essendo la poltrona di vicesindaco già prenotata dalla Lega, diventata il secondo partito. Per l’incarico si tratterà di scegliere tra Stefano Ceretta e Claudio Tomani, ma il Carroccio potrebbe portare in giunta anche un secondo rappresentante (Marilena Bernobich? ). Sicuri della conferma sono Guido Pettarin, Silvana Romano e Arianna Bellan. Si contendono un posto Roberto Sartori e Francesco Del Sordi, mentre il poker femminile potrebbe essere completato da Serenella Ferrari alla Cultura. Intanto per giovedì 22 Ziberna annuncia la presenza a Gorizia a suo sostegno di Renato Brunetta e Renata Polverini, seguiti da Luca Zaia e Roberto Dipiazza.


Il precedente di Portogruaro


Ci si sta infine sbizzarrendo a ipotizzare possibili scenari (spesso da fantapolitica) in caso di vittoria a sorpresa di Collini, con la maggioranza del consiglio in mano, peraltro, al centrodestra. A questo proposito un caso analogo si verificò 8 anni fa a Portogruaro. Il sindaco di centrosinistra, Antonio Bertoncello, tentò senza successo di stringere accordi con il centrodestra i cui consiglieri, dopo poco tempo, diedero le dimissioni. Il consiglio fu sciolto e venne inviato come commissario straordinario il dottor Antonino Gulletta, attuale viceprefetto di Gorizia, «Ressi il Comune per alcuni mesi a cavallo tra il 2009 e il 2010 – ricorda Gulletta – portando a compimento diversi atti amministrativi obbligatori o lasciati in sospeso. Ovviamente non potevo effettuare scelte politiche. Poi ci furono nuove elezioni e Bertoncello vinse di nuovo». Forse Collini spera di emularlo.


©RIPRODUZIONE RISERVATA




Riproduzione riservata © Messaggero Veneto