Col sorvolo degli Eurofighter l’Aeronautica ha ricordato i 90 anni del 4° Stormo Caccia

Lo storico reparto fondato il 1 giugno 1931 a Campoformido Venne trasferito all’aeroporto di Merna solo 4 mesi più tardi 
Stefano Bizzi

l’anniversario



Un boato che per gli addetti ai lavori è una musica e che in via Trieste non si sentiva da tempo. Con un sorvolo di tre caccia Eurofighter 2000 dell’aeroporto “Duca d’Aosta” è stato ricordato ieri mattina anche a Gorizia il novantesimo anniversario di fondazione dello storico 4° Stormo Caccia, il reparto che oggi fa base a Grosseto e che ha il compito di garantire la difesa dello spazio aereo nazionale.

Dopo la costituzione provvisoria a Campoformido il 1 giugno 1931 per le Grandi Manovre di Ferrara, il 4° Stormo venne trasferito già in settembre sull’aeroporto di Merna dove il 10 ottobre, come da supplemento al Foglio d’ordini del 2 ottobre 1931, assunse carattere definitivo sotto la veste di 4°Stormo Caccia.

Sono state una quindicina le persone che ieri mattina alle 8.15 hanno assistito al sorvolo degli Eurofighter. Hanno però dovuto aggirare il cancello dal momento che nessuno ha fornito loro le chiavi per accedere all’area. Tra gli altri c’erano i due ex piloti goriziani di F-104 Luciano Bittesini e Franco Colla, oltre agli eredi di quel Raffaele Chianese che nel 1931 fu uno dei pionieri che parteciparono all’insediamento del 4° Stormo a Gorizia.

Il 4° Stormo è tra i reparti più anziani dell’Aeronautica Militare. I due gruppi e alcune sue squadriglie risalgono alla Prima guerra mondiale. Le sue tradizioni sono le più antiche della linea caccia italiana, nata con le vittorie di Francesco Baracca. Alla fine del maggio 1931 le squadriglie 84ª e 91ª, incorporate nel VII Gruppo Caccia Autonomo schierato sull’aeroporto di Ciampino Sud, ricevettero l’ordine di trasferirsi a Campoformido, sede a quel tempo del 1° Stormo. Da questo Stormo vennero tratti il IX gruppo con le squadriglie: 73ª, 96ª e 97ª e il X gruppo con le squadriglie, 90ª, 84ª e 91ª, nota come “Squadriglia degli Assi”. Nacque così, il 1 giugno 1931, il 4° Stormo Aeroplani Caccia formato da due gruppi: IX e X. Il 4° Stormo poteva annoverare tra le proprie fila le squadriglie più blasonate della Prima guerra mondiale: la 91ª “Squadriglia degli Assi”, 60 velivoli nemici abbattuti, 3 medaglie d’oro assegnate ai suoi piloti (Baracca, Piccio e Ruffo di Calabria), 16 medaglie d’argento e 7 di bronzo, 10 assi della caccia tra i suoi piloti, primo tra tutti proprio Francesco Baracca (34 vittorie) con il suo Spad contrassegnato dal cavallino rampante.

Il personaggio simbolo del 4° Stormo è stato però il Duca Amedeo d’Aosta, comandante carismatico dal 1933 al 1934. «Il 4° Stormo era il reparto d’élite e grazie a mio padre ho avuto la fortuna di conoscere molti sopravvissuti», ricorda oggi Fulvio Chianese sottolineando che fino agli anni Sessanta, ogni anno a Gorizia, veniva organizzato un raduno proprio in onore del Duca d’Aosta.

«Sono finito al 4° per caso - aggiunge Bittesini -. Inizialmente ero assegnato a Istrana, ma alla fine sono andato a Grosseto. Da un punto di vista pratico non è cambiato niente: volavo sugli stessi aerei e facevo le stesse cose, ma ero in uno stormo storicamente più prestigioso». —

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