Codroipo, gli ibis fanno tappa in Friuli

I 31 uccelli sono guidati da due ultraleggeri: l’obiettivo è riportare la specie nei cieli dell’Europa

CODROIPO. A guidarli sono stati due ultraleggeri. Loro sono 31 ibis eremita che giovedì sera hanno varcato i cieli italiani concludendo la seconda tappa della migrazione guidata dall’uomo al campovolo “Al Casale”. Obiettivo dei ricercatori che hanno preso parte all’iniziativa «LIFE+ Reason for Hope» è quello di reintrodurre questa specie in Europa insegnandole la rotta di svernamento.

La migrazione, partita il 22 agosto da Salisburgo, è dunque approdata a Codroipo dopo 140 chilometri percorsi da Mauterndorf (Austria) sfiorando senza difficoltà l'altitudine di 2.653 metri.

La tappa è stata completata in circa 4 ore e un quarto. Insieme agli ibis, volano ancora Anne-Gabriela Schmalstieg e Corinna Esterer alla loro seconda esperienza, mentre l’altra coppia di “genitori adottivi” è formata da Daniela Tritscher e Pablo Przesang.

Secondo il programma, in quattro o cinque tappe, la spedizione dovrebbe raggiungere Orbetello percorrendo in tutto circa mille chilometri. Qui, nell’Oasi del Wwf, gli uccelli migratori estinti in Europa dal 1600 per mano dell’uomo, sverneranno per poi ritornare in Austria ad aprile.

In primavera però non ci saranno più gli ultraleggeri a guidarli nel loro volo ma dovranno riuscirci da soli senza più l’aiuto dei loro “genitori adottivi”. Del resto l’obiettivo del Waldrappteam, il gruppo di ricercatori austriaci promotore del progetto cofinanziato dall’Ue “Reason for Hope” con il sostegno in Italia del Parco Natura Viva di Bussolengo è proprio quello di insegnare agli ibis eremita la rotta migratoria per consentire alla specie di tornare a volare nei cieli del Vecchio continente.

Durante la migrazione guidata dall’uomo infatti per un giovane ibis il genitore adottivo umano assume il ruolo dell’adulto e da allora è in grado di seguirlo ovunque. Sta all’uomo dunque cercare di trasmettergli tutte le informazioni necessarie per fare in modo che riesca a intraprendere il viaggio di ritorno senza più una “guida”.

Lo stormo si fermerà a Codroipo ancora un giorno e poi tra domani e lunedì – a seconda delle condizioni meteo – ultraleggeri e uccelli migratori ripartiranno. Un’emozione quella provata anche “Al Casale” al momento dell’atterraggio dei 31 ibis. Il gruppo, come detto, era partito lo scorso 22 agosto con alcuni giorni di ritardo sulla data in calendario a causa del maltempo.

In due ore e mezzo lo stormo ha raggiunto l’aeroporto di Mauterndorf, percorrendo 118 chilometri e concludendo così la prima tappa. Uno degli ibis, però, poco dopo la partenza aveva deciso di tornare indietro costringendo lo staff a terra a seguirlo per riprenderlo vicino ad Hallein.

Una sfida insomma non facile quella che si vuole vincere. Nel 2014 aveva preso il via la prima delle sei migrazioni in programma guidate dall’uomo con lo scopo di insegnare agli ibis eremita allevati a mano la rotta migratoria. Per ancora uno o due giorni intanto rimarranno nel capoluogo del Medio Friuli. Pronti per riprendere il loro volo.

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