Clonavano assegni e li incassavano: presi

Aprivano conti correnti, versavano assegni clonati e prelevavano, a più riprese per non destare sospetti, il denaro pulito. Operazioni denunciate in tutta Italia con sempre maggiore frequenza e messe in atto anche nel Pordenonese.
Una di queste, però, è stata scoperta in tempo dalla polizia postale e dalla squadra mobile, che ha denunciato per riciclaggio sei persone. Sequestrato anche l’assegno clonato, che per puro caso non ha causato perdite alla vittima, residente nella Capitale, che quell’assegno, vero, non lo aveva ancora incassato.
Gli indagati per riciclaggio dalla procura di Pordenone, titolare del fascicolo è il sostituto procuratore Federico Facchin, sono una ventenne ceca incensurata, un 28enne pregiudicato di Bibione di San Michele al Tagliamento, un 38enne pregiudicato di Codroipo e tre napoletani, di cui due in corso di identificazione.
A fine agosto la ventenne ceca, S.K., aveva aperto un conto corrente postale all’ufficio postale di Sacile, versandovi un assegno circolare della Banca nazionale del lavoro, pari a 20 mila euro.
Il 2 settembre, la stessa donna e tre presunti complici, attraverso cinque distinte operazioni (perlopiù ricariche di Postepay), avevano prelevato dallo stesso conto 19 dei 20 mila euro.
Compiute queste operazioni è scattato l’intervento della polizia postale e della squadra mobile della questura di Pordenone. Gli agenti hanno immediatamente accertato che l’assegno circolare di 20 mila euro versato sul libretto postale dalla giovane della Repubblica Ceca era stato clonato, ovvero risultava identico in tutte le parti con quello originale, ma era stato modificato il nominativo del soggetto che doveva riscuoterlo. In quello originale compariva il nome di L.P. di Roma, parte offesa che poi aveva effettuato denuncia (ce l’aveva in un cassetto, a casa, e non si era nemmeno accorta dell’illecita operazione), mentre quello clonato era a nome della giovane ceca.
Contestualmente sono scattate le perquisizioni domiciliari e personali a carico della donna e di tre presunti complici che la attendevano all’esterno delle poste: F.J., 28 anni, di Bibione, fidanzato della ventenne ceca, D.M., 38 anni, di Codroipo, B.R., 29 anni, di Napoli. La polizia ha sequestrato, tra Codroipo, Bibione e Campania, titoli, varie postepay, denaro proveniente dall’assegno clonato ed altro materiale ritenuto utile per le indagini, che stanno proseguendo.
Nel frattempo, infatti, sono stati individuati il soggetto che aveva consegnato alla donna straniera l’assegno clonato e l’intestatario dei quattro vaglia postali per un importo di 10 mila euro effettuati dalla ventenne, entrambi residenti nel Napoletano. Gli inquirenti ritengono si tratti di una organizzazione mobile, che si sposta non solo in Italia, ma anche all’estero, per chiudere questo genere di operazioni.
Tale indagine, infatti, si inserisce in altre operazioni di polizia giudiziaria di diversi uffici d’Italia, che ha visto smascherare organizzazioni dedite alla falsificazione di assegni.
In particolare la filiera dell’organizzazione era composta da persone infedeli di istituti bancari che fornivano tutti i dati relativi al conto corrente (disponibilità di credito, numero del carnet di assegni e quant’altro), quindi da falsari che materialmente tramite sofisticati software e stampanti a colori riproducevano i titoli. L’organizzazione, quasi sempre formata da soggetti di origine meridionale, acquisiti i titoli, provvedevano a distribuirli su territorio nazionale a soggetti in grado di procacciare correntisti compiacenti.
Agli organizzatori andava il 50 per cento del ricavato; al procacciatore di correntisti andava il 20; alla persona disponibile a spendere il proprio nome per riportare all’incasso il titolo clonato il 30.
Procacciatori e correntista compiacente, sono stati individuati a Sacile. La Polpost ha rafforzato i controlli in banche e poste perché e in genere in Fvg, sono sempre di più gli episodi di clonazione di titoli bancari.(e.l.)
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