Claut, ritardati versamenti a Lottomatica Gestore di ricevitoria paga e patteggia
Madre e figlia, la prima concessionaria di una ricevitoria del lotto a Claut, la seconda collaboratrice nell’esercizio, sono state indagate per peculato. Il pm Maria Grazia Zaina ha contestato alla madre in qualità di concessionaria del Banco lotto e alla figlia in quanto collaboratrice di fatto della ricevitoria, di non aver versato a Lottomatica spa (che ora si chiama Gtech) la somma di 40 mila 681,92 euro entro i termini periodici settimanali contrattualmente previsti. Basta infatti il ritardato versamento per far scattare gli accertamenti. I fatti contestati dall’accusa risalgono al periodo compreso fra il 3 e il 14 ottobre 2014. È partita così la denuncia, che ha portato all’avvio di un’inchiesta della Procura. Gli accertamenti, coordinati dal pm Zaina, sono stati effettuati dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli di Udine. Nel frattempo la madre è deceduta e dunque il reato si è estinto nel suo caso. Ieri mattina, invece, la figlia, 53 anni, M.P. le sue iniziali, difesa di fiducia dall’avvocato Danilo De Vito, ha patteggiato 15 mesi di reclusione dinanzi al gup Monica Biasutti, con la concessione della sospensione condizion ale della pena. L’indagata ha restituito integralmente la somma dovuta dalla ricevitoria di Claut a Lottomatica. In caso di restituzione immediata dopo l’uso momentaneo della cosa, si applica secondo il codice penale la pena della reclusione da sei mesi a tre anni. In virtù di ciò alla 53enne è stato accordato quasi il minimo della pena prevista per tale reato, vista la pronta e integrale restituzione della somma.
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