Cividale, al via in settembre due classi della Montessori

Una sarà dedicata ai piccoli della scuola dell’infanzia e l’altra alla primaria I genitori hanno costituito un’associazione, il Comune metterà i locali
Di Lucia Aviani

CIVIDALE. In pochi avrebbero scommesso sul successo del progetto, qualche mese fa, al momento della divulgazione del disegno: troppo stretti i tempi, si obiettava, troppo complesso l’iter burocratico e pure pratico da affrontare. La determinazione dei proponenti, però, ha avuto la meglio. Dal mese di settembre Cividale annovererà così una realtà formativa in più, bilingue (l’insegnamento, infatti, sarà in italiano e in inglese): è pronta a nascere una scuola Montessori, sul modello del noto istituto udinese, che ormai da parecchio non riesce più a soddisfare l’alto numero di richieste d’iscrizione. Proprio da tale constatazione era partita, a fine inverno, l’operazione di un gruppo di genitori cividalesi, certi del fatto che il bacino d’utenza potrebbe estendersi fino a San Giovanni al Natisone. La macchina, dunque, si era messa in moto... e i risultati, ora, sono arrivati. L’effettiva ristrettezza della tempistica ha remato contro l’avvio di un percorso scolastico a matrice pubblica, ma le famiglie coinvolte non si sono arrese: decise a far partire l’esperienza nel mese di settembre, hanno stabilito di fondare un'associazione (Crescere Montessori) e di dare il via all’avventura in chiave privata (con la speranza, poi, di potersi reincanalare nel solco del pubblico).

Debutto fra due mesi, quindi, con il primo anno della scuola primaria e della Casa dei Bambini (un asilo), ispirate entrambe alla “formula” dell’educazione parentale e coordinate da personale esperto nel metodo montessoriano. Presa la decisione e formalizzate le relative pratiche, si è aperta la questione degli spazi, sulla quale ci si era peraltro già confrontati con l’amministrazione civica. E proprio nei giorni scorsi le referenti del sodalizio promotore sono tornate dal sindaco Stefano Balloch per aggiornarlo sugli sviluppi e per riaffrontare l’argomento. «Ci siamo incontrati più volte, negli ultimi periodi - rende noto il primo cittadino -, anche per cercare di capire quali fossero le reali prospettive della progettualità. Constatato che l’interesse c’era e, anzi, era forte, si è anzitutto verificato con le istituzioni scolastiche se fosse possibile attivare i protocolli per l’avvio di un servizio pubblico: i tempi, purtroppo, non si sono però rivelati compatibili. Di qui la scelta dei genitori di costituire l'associazione e la contestuale richiesta di appoggio al Comune sul fronte locali. Abbiamo dato la nostra disponibilità e stiamo ora valutando la soluzione migliore». La collocazione più probabile (ma non ancora certa) parrebbe la sede della Casa delle associazioni di Carraria, dove sono libere alcune sale che l’'ente potrebbe affittare alla scuola.

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