Città flagellata dalla bora, danni e disagi

Le raffiche di 90 km orari abbattute su molti alberi ed edifici. Oltre 130 interventi dei Vigili del fuoco in tutta la provincia
Bumbaca Gorizia 06.02.2015 Maltempo Via carnia Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 06.02.2015 Maltempo Via carnia Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Anche Gorizia è stata violentemente flagellata nelle scorse ore dalla bora, con raffiche che hanno raggiunto i 90 chilometri orari. E non sono mancati disagi e danni, con decine di alberi sradicati, rami spezzati, tegole piovute al suolo: nell’arco di 36 ore, sono stati oltre 130 gli interventi effettuati dai Vigili del fuoco di via Diacono in tutta la provincia.

Nella mattinata di ieri, squadre del cantiere comunale e della Polizia locale sono intervenute in via Scodnik, nel quartiere di Montesanto, per rimuovere un grosso albero che dal giardino dell’istituto d’arte Max Fabiani, divelto dal vento, è finito sulla carreggiata, rendendo impercorribile l’arteria che da via Brass conduce a via Montesanto.

Rami e alberi al suolo un po’ sul tutto il territorio isontino, ma in particolare nel villaggio Fatebenefratelli i Vigili del fuoco sono dovuti intervenire per rimuovere un gigantesco platano che, sradicato, si era appoggiato a un’abitazione.

Danni anche ad alcuni palazzi storici: dal tetto della Posta centrale sono piovute in strada diverse tegole, che hanno spinto la Polizia locale a chiudere la corsia più prossima all’edificio in corso Verdi, sino all’incrocio con via Oberdan. A poche centinaia di metri, problemi anche per il Trgovski dom, sede del Gect, dal quale si sono staccate alcune parti di intonaco.

Anche il Comune ha iniziato a fare la conta dei numerosi danni patiti dagli immobili che rientrano nel patrimonio municipale: un albero caduto su Villa Ritter, a Straccis, ha provocato la rottura di una grondaia, oltre a danni al tetto e alla parte alta della calata. Pure la sede della Polizia locale non è stata risparmiata: la bora ha divelto una scossalina. E, ancora, danni si sono registrati alla palestra di Lucinico (dove è stata divelta la guaina di protezione del tetto piano), nello stabile che ospita gli uffici del Giudice di pace a Piedimonte (le finestre si sono aperte a causa delle folate, facendo cadere a terra il controsoffitto in fibra minerale, al Centro sociale Polivalente (caduto il portone carrabile), al campo Fabretto di Campagnuzza (un albero ha distrutto parte della recinzione esterna), alla scuola media di via Mascagni (anche qui le alberature cadute hanno rovinato la recinzione, mentre una finestra è stata scardinata) e al vivaio comunale di Lucinico, dove la serra e il capannone sono stati completamente scoperchiati.

Disagi anche alla Casa di riposo Angelo Culot, dove il vento ha infranto alcuni vetri, senza causare però feriti tra gli anziani ospiti. Allo Slataper di via Diaz, a causa di un albero pericolante, è stata delimitata una parte del parcheggio interno, mentre al Classico sono stati rimossi dei rami spezzati.

Christian Seu

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