Cinque desideri esauditi grazie all’albero e agli sponsor -FOTO

Udine, sono stati oltre 14.600 i dischetti di cartone appesi sull’ormai celebre abete. C’è chi vorrebbe un locale sul terrapieno di piazza Libertà e chi non invecchiare

UDINE. C’è chi vorrebbe un ristorante sul terrapieno di piazza Libertà e chi non invecchiare mai. Siamo insomma nel regno dell’impossibile, ma in maniera divertente e originale. Anche questo c’era scritto sui 14 mila e 600 dischetti di cartone appesi sull’ormai celebre “Albero dei desideri” che per tutto il periodo di Natale è rimasto in piazzetta Lionello, attirando l’attenzione di tutti, in una terza edizione accompagnata da altre iniziative destinate ai bambini in piazza XX settembre.

L’idea è stata riproposta, ottenendo un matematico successo, dal consorzio Amici del centro di Udine, con il presidente Alberto Santini, insieme ai consiglieri Diego Volpe Pasini, Gianfranco Angelico Benvenuto, Mario Raggi, Alessandro Croatto, Eleonora Comuzzi, Paolo Meloni, Alessandro Pomarè, Stefano Caldarazzo, per animare il centro storico e farlo ritornare un punto d’incontro per rapporti di conoscenza e amicizia.

E ciò è avvenuto ancora una volta senza il contributo economico di alcun ente pubblico, che pure il primo anno aveva sostenuto l’iniziativa, ma con l’aiuto concreto degli sponsor privati: Friulmobili di Remanzacco, City Notte emporio del materasso, carrozzeria Mg Group, Assi. Udine Unipol assicurazioni, i Cecchini parrucchieri, Nordest banca, gioielleria Giorgio Szulin. con la preziosa collaborazione del Messaggero Veneto e il patrocinio del Comune di Udine.

E come atto finale della manifestazione l’altro giorno, nella sede del Messaggero in viale Palmanova a Udine, c’è stata la simpatica premiazione dei cinque desideri che, come annunciato a dicembre, sono stati esauditi grazie appunto agli sponsor. Nell’introdurre l’incontro si è fatto il punto sui risultati e sul futuro di questa idea che ha fatto tanta strada trovando già imitatori in giro per l’Italia.

«Anche stavolta siamo riusciti a ridare vita a un appuntamento che ormai la città vuole parte integrante della tradizione natalizia. L’Albero dei desideri - ha detto Gianfranco Angelico Benvenuto, ideatore di tutto - è divenuto una sorta di libro aperto ai sogni di ognuno di noi. Giorno dopo giorno si ricopriva di una nuova pagina con nuove infinite speranze, spesso condivise da molti, o considerazioni personali, rivelandosi come il cuore pulsante delle emozioni udinesi».

E il presidente Santini da parte sua ha aggiunto: «Il consorzio Amici del centro di Udine è soddisfatto che l’iniziativa continui ad avere sempre maggiore successo e pure il sostegno di aziende private. Questa è a nostro avviso la strada per creare e realizzare insieme altri importanti progetti. Il centro di Udine deve tornare a essere il salotto dei friulani».

Ed ecco infine i desideri premiati. L’Assi. Udine Unipol assicurazioni ha regalato la “polizza del capofamiglia” a Pasquale Stellato, esaudendo così una parte del desiderio che, per mezzo della cognata Pasqualina Tadini, chiedeva un po’ di serenità per la sua famiglia residente a Udine e con origini casertane. Invece la gioielleria Giorgio Szulin ha regalato un diamantino a Carla Pilloni di Udine che aveva chiesto “un gingillino come quello di una sua amica”.

I Cecchini parrucchieri hanno, per quanto possibile, esaudito il desiderio espresso da Isabel Ponte di Talmassons donandole un cofanetto di prodotti di bellezza. Lei aveva chiesto all’Albero di smettere di invecchiare “perché vorrei fermarmi qui”. E poi la carrozzeria Mg Group ha regalato la lucidatura e il trattamento antipioggia del cristallo anteriore dell’automobile a Sara Murino di Povoletto che aveva scritto: “Vorrei che la mia auto nuova, incidentata dopo due giorni dal ritiro, cominci a essere più fortunata”. Infine l’emporio del materasso City Notte ha regalato il cuscino speciale Natur memory a Luca Laurella di Udine “perché possa continuare a godere un sogno irrealizzabile”, e cioè questo: “Desidero un bel ristorante sul terrapieno di piazza Libertà con tavolini per animare la bella Udine!”.

A tale riguardo Benvenuto ha infine commentato: «Pare che la Soprintendenza alle belle arti, alle cui decisioni bisogna sottostare, non abbia voluto nemmeno sentire la proposta di uno sponsor che si sarebbe accollato tutti i costi per lastricare il terrapieno di piazza Libertà. Che abbia dato fastidio il lavoro a costo zero? Ma no, cosa vado a pensare?».

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