"Ciao, ti ho inviato un codice per sbaglio. Potresti rimandarmelo?". Ecco come funziona la truffa su WhatsApp che blocca l'account

PORDENONE. Ciao, ti ho inviato un codice per sbaglio, potresti rimandarmelo? Se ricevete questo messaggio via whatsapp o via sms da un vostro amico, drizzate le antenne: perché è solo un trucco per derubarvi dell’account. A inviare la richiesta non è infatti il nominativo in rubrica, del tutto ignaro e vittima lui stesso di una violazione fraudolenta, ma un cybercriminale che si nasconde nei meandri del web.

L’insidia si sta diffondendo a una velocità esponenziale in tutta Italia e ha colpito anche gli utenti friulani del social network. «Un numero sempre crescente di cittadini sta segnalando anche nella nostra Regione la ricezione sul proprio smartphone di messaggi» ha evidenziato in una nota il compartimento della polizia postale e delle comunicazioni del Friuli Venezia Giulia.

Decine di segnalazioni al giorno piovono ai detective del web in Fvg. Solo venerdì scorso, per esempio, a Udine ne sono state raccolte dodici. A livello nazionale, sono migliaia i cittadini finiti nella trappola. Che cosa se ne fanno i cybercriminali degli account? Si intrufolano nel profilo, raccolgono tutte le informazioni e le usano poi, per compiere altre frodi informatiche, sfruttando anche il numero di telefono clonato.

Non solo. Assecondando la richiesta di invio del codice, si dà all’ignoto malvivente la chiave della rubrica. E così, a catena, l’infezione digitale si propagherà a tutti i nostri contatti, ai quali arriverà a nostra insaputa, da noi, il medesimo messaggino, innescando un circolo vizioso. Come difendersi dalla truffa? Ecco i consigli della polizia postale e delle comunicazioni. I cybercriminali non possono impadronirsi dell’account se non si invia il codice richiesto. Non bisogna mai cliccare su eventuali link presenti negli sms.

I codici che arrivano tramite messaggi sono strettamente personali e non vanno mai condivisi, nemmeno con familiari o amici. La polizia postale suggerisce di attivare su whatsapp la verifica in due passaggi: è disponibile nell’area impostazioni dell’account all’interno dell’applicazione. In sostanza con tale opzioneè possibile inserire un codice personale a sei cifre, richiesto dal sistema al primo accesso e per tutte le operazioni di modifica sul nostro profilo.

La Polizia Postale ricorda ai cittadini una serie di regole fondamentali

  • I codici che arrivano per sms sono strettamente personali non vanno mai condivisi, anche se richiesti da un nostro contatto o da amici e/o familiari
  • Non bisogna mai cliccare su eventuali link presenti negli Sms.
  • E' consigliabile attivare la cosiddetta “verifica in due passaggi” disponibile nell’area “impostazioni-account dell’App” che ci permette di inserire un codice personale a sei cifre, che il sistema ci richiede al primo accesso e per tutte le operazioni di modifica che andremo a effettuare sul nostro profilo
  • Se siamo caduti nella frode è necessario avvisare subito i nostri contatti di quanto ci è capitato in modo che non diventino potenziali vittime della catena

Ecco le istruzioni per recuperare il proprio account

  • Accedi a WhatsApp con il tuo numero di telefono e verifica il numero inserendo il codice a 6 cifre che ricevi tramite Sms
  • Una volta inserito il codice Sms a 6 cifre, chiunque stia usando il tuo account verrà automaticamente disconnesso. Ti potrebbe anche essere richiesto di fornire il codice della verifica in due passaggi.
  • Se non conosci il codice, la persona che sta usando il tuo account potrebbe aver attivato la verifica in due passaggi.

Con questo sistema si potenzia la sicurezza dell’account. Che cosa si può fare invece dopo che si è caduti nella trappola? Innanzitutto bisogna avvisare subito tutti i nostri contatti, in modo che non diventino anche loro prede della catena virale. La polizia postale ha spiegato inoltre come fare per recuperare il proprio account. Bisogna accedere a WhatsApp con il proprio numero di telefono e verificare il numero inserendo il codice a 6 cifre ricevuto tramite sms.

Questa procedura disconnetterà automaticamente chi sta usando al nostro posto l’account. Gli investigatori della polizia hanno precisato che potrebbe anche essere richiesto il codice di verifica in due passaggi: se non lo conosciamo, vuol dire che è stato attivato dal detentore fraudolento dell’account. Per maggiori informazioni e approfondimenti la polizia postale è sempre disponibile anche attraverso il sito www.commissariatodips.it. 

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