Chiusa per 50 cm di neve la strada del Passo Rest

FORNI DI SOPRA.
Avvisaglie di inverno ieri nei comuni più in quota della Carnia: il paesaggio si presentava coperto di candida neve caduta abbondante e pesante durante la notte. Le previsioni sembrano azzeccare addirittura l’orario delle perturbazioni: quella dell’altra notte è stata puntuale, per lasciare poi il campo ad un cielo terso che fa presagire che questa neve, una ventina di centimetri a Forni di Sopra e a Sauris, non durerà a lungo e si scioglierà quanto prima.


La viabilità verso i vari passi montani, tutti transitabili con gomme da neve e catene e bordo, eccezione fatta per la statale del Monte Rest che collega la Val Tagliamento con il pordenonese che è stata dichiarata impercorribile e che, come oramai accade ogni anno, rimarrà chiusa sino alla prossima primavera al disgelo delle nevi.


Ieri si registrava solamente l’impossibilità di collegarsi, nell’Alta Val Tagliamento, con il servizio di telefonia mobile della Vodafone che ha lasciato i cellulari muti.


È di grado «marcato» (3 su una scala di 5) il pericolo di distacco valanghe sui monti della regione Friuli Venezia Giulia. Lo ha reso noto ieri il bollettino valanghe emesso dalla Protezione civile regioale, dopo le prime consistenti nevicate che si sono verificate.


Il manto nevoso - precisa la nota - varia tra 30 e 50 centimetri alla quota di 1.800 metri, con punte di 70 centimetri sulle Prealpi Carniche. Da oggi tenderà a un progressivo consolidamento, con nuove precipitazioni e altri cinque centimetri di neve fresca nella zona occidentale e 10-15 in quella orientale. Saranno possibili distacchi residui di valanghe a debole coesione lungo pendii ripidi sopra i 1.800 metri, mentre più in alto potranno staccarsi piccoli lastroni, con diminuzione (2) del grado di pericolo.


Qualora le condizioni meteo faressero perdurare il freddo, almeno in quota, questo potrebbe favorire, ma si è ancora lontani dall’apertura degli impianti sciistici previsti quale prima data possibile per l’8 dicembre, la creazione di uno zoccolo duro per le future nevicate naturali o per l’innevamento programmato delle piste. Oltre all’imbianchimento del panorama, danni particolari non sono stati rilevati. Nevicate in questo periodo non sono poi un evento così eccezionale nei paesi alpini.


Rimane l’incognita, sempre più pressante con il passare degli anni, della tenuta delle reti tecnologiche che si trovano a ridosso di alberi. L’abbandono della campagna e del territorio da parte dei montanari, ha determinato l’avvicinarsi del bosco alle linee aeree telefoniche ed elettriche.

Ciò nonostante per chi percorreva le strade verso il fondovalle poteva osservare come gli alberi, che ancora conservavano il fogliame fra i rami, appesantiti da una neve bagnata e pesante, se non ancora schiantati sulla strada, si appoggiassero pericolosamente ai fili delle linee tecnologiche aeree minacciando di interrompere i servizi.


Alcuni provvedimenti sono stati presi dalle varie amministrazioni pubbliche e private che gestiscono i vari servizi: durante l’estate sono stati esposti diversi inviti e comunicazioni alla popolazione, che si sarebbe intervenuti a tagliare gli alberi che potevano incombere su queste linee, ma evidentemente non si è fatto in tempo di intervenire efficacemente su tutto il vasto territorio montano carnico.


Gino Grillo

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