Chiusa la storica libreria San Giorgio

Il cartello annuncia un inventario, ma è la fine di un’era. Dai primi anni ’60 era il riferimento per i testi scolastici

PORDENONE. Il cartello affisso sulla porta d’ingresso recita “Chiuso per inventario”, ma dietro queste parole, apparse una decina di giorni fa alla Libreria San Giorgio di via XXX Aprile, potrebbe nascondersi una scelta definitiva. Così sostiene più di qualcuno vicino alla famiglia di Sandro Martinovich, il titolare dell’attività: l’inventario attualmente in corso servirà per lanciare una vendita promozionale al fine di poter distribuire a prezzi convenienti le migliaia di volumi presenti nel punto vendita.

Contattati, i titolari non hanno voluto rilasciare alcuna dichiarazione in merito al futuro di questa storica libreria, la quale ha rifornito per decenni gli studenti pordenonesi. Era questo il punto di riferimento per l’acquisto dei libri di testo scolastici. Ed è stato questo il punto di forza della libreria, precursore in questo tipo di attività prima che molte altre librerie ne prendessero esempio e cominciassero a svolgere il medesimo servizio. Il punto vendita di via XXX Aprile è stato anche un luogo di appuntamenti culturali, presentati al primo piano, con personaggi di rilevanza nazionale, giornalisti e autori di primo piano.

Anche nella descrizione che viene data nella pagina Facebook si evince l’alta professionalità dell’offerta: “Libri tecnici per studi di ogni genere, ampi scaffali su informatica, legge e normative, preparazione ai test d’ingresso universitari, prenotiamo libri di testo per le scuole, dalle elementari alle superiori e ti accompagniamo fino all’università. Ordina da noi i tuoi libri e con una chiamata puntuale saprai quando arrivano. I nostri tempi di attesa sono minimi e la passione ed esperienza pluridecennali garantiscono l’impegno a ricercare testi ordinati nei depositi friulani e del padovano”.

La Libreria San Giorgio ha una storia che risale ai primi anni Sessanta. L’attuale gestore, di origine veneziana, è entrato nel negozio dapprima come dipendente, quindi ha preso in mano l’attività portandola avanti sino a oggi. I commercianti della zona hanno notato la presenza del cartello una decina di giorni fa. Una situazione, quella attuale, che ha lasciato “orfano” più di qualche studente, costretto ad allontanarsi dopo aver trovato la porta chiusa. Resta da capire se la chiusura per inventario rappresenti un addio definitivo oppure ci sia, in futuro, l’ipotesi di proseguire l’attività.

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