Chiudono le filiali delle banche A Campoformido ne resta una

La Banca di Udine mantiene solo lo sportello nella frazione di Bressa e ne apre uno nuovo a Manzano I cittadini indispettiti anche per le modalità della decisione. Lunedì i vertici dell’istituto in municipio

CAMPOFORMIDO. Chiude a Campoformido la Banca di Udine, è il secondo sportello di credito che cessa l’attività in tre mesi e la popolazione si ribella. Una raccolta di firme è stata avviata da cittadini ed esercenti, diretto ai vertici dell’istituto che nella Città del Trattato opera da 25 anni e che è ubicato in via Roma, cuore pulsante dell’abitato, nel tentativo di scongiurarne il trasferimento. Brucia inoltre il fatto che la filiale di Bressa della stessa Banca di Udine resti invece aperta e che l’istituto trasferirà un nuovo suo sportello a Manzano, contemporaneamente alla chiusura di Campoformido.

Non si spiegano infatti i cittadini come possa restare infine un solo sportello in tutto a servizio di una comunità che si trova, nelle statistiche, al top per reddito e benessere dei suoi abitanti. «A Udine questa banca ha sette filiali», osservano i residenti, sconcertati. Solo tre mesi fa a Campoformido ha chiuso i battenti la Bcc, sempre in centro di fronte al municipio. Se la Banca di Udine se ne va, rimarrà aperta solo la Montepaschi di Siena, già Antonveneta, che tra l’altro è ubicata quasi alla periferia del paese di fronte al Friulmarket.

Dispiacere e rancore nelle parole dei residenti: «Negli ultimi dieci anni sono cambiati molti direttori, ma nonostante ciò i correntisti sono rimasti fedeli e non hanno trasferito altrove i loro risparmi». Se un cittadino accusa l’istituto di non aver ricambiato la fiducia, un altro segnala il disagio di doversi trasferire nella frazione per le operazioni: «E a Bressa non ci sono le cassette di sicurezza».

Ma la critica più sentita è su tempistica e modalità dell’interruzione: «L’assemblea è prevista per il 5 maggio e la Banca chiude il giorno prima: neanche la possibilità per i soci di dire il loro parere sull’importante decisione». Un semplice messaggio cartaceo spedito per posta mette correntisti e soci di fronte al fatto compiuto.

Perfino il sindaco, Monica Bertolini, non era stata informata. Lo ha detto la stessa prima cittadina nel consiglio comunale di mercoledì, quando la minoranza, mettendo il coltello nella piaga, ha rimproverato al perdita delle due banche nel capoluogo. Il consigliere della Lega Nord, Christian Romanini, commentando il Documento unico di programmazione all’ordine del giorno ha osservato che «il centro del capoluogo mostra parecchi vuoti: dal flop del mercato in piazza, alle due banche che migrano altrove, ad altri esercizi che hanno abbassato le serrande di fronte al municipio», chiedendo alla maggioranza quali interventi intenda attuare per sostenere la qualità di vita e servizi.

Tra le risposte del sindaco anche la rassicurazione che l’esecutivo è vicino ai cittadini e che avrebbe contattato i vertici della Banca di Udine per avere spiegazioni. L’appuntamento è per lunedì in municipio.

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