Chiude la materna della chiesa di Sclavons Fu aperta nel 1922

cordenons
Dopo un secolo, chiude la scuola materna “San Pietro”. Non ce l’ha fatta a reggere alle conseguenze del calo demografico che pesa negativamente sulle iscrizioni. Ma i locali non rimarranno vuoti: Oltre al Centro di pastorale giovanile diocesano, l’idea è di ospitarvi in futuro anche il doposcuola della parrocchia per i ragazzi delle scuole del comune, potenziandolo così da rispondere alle esigenze emergenti delle famiglie.
Il parroco e presidente della scuola, don Ivano Zaupa, ha cominciato a darne notizia alla comunità al termine della messa serale di ieri. Il 30 giugno sarà l’ultimo giorno per la scuola dell’infanzia paritaria “San Pietro”. Era nata nel 1918 come succursale della scuola delle suore di “Maria Bambina” di piazza della Vittoria, la prima sede fu inaugurata nel 1922 alle ex scuole elementari di via Sclavons (oggi liceo artistico), l’ultima negli anni Ottanta in via Lozzetta, dove ha assunto il nome di scuola materna “San Pietro” ed è passata sotto la direzione della parrocchia. In molti ricordano come fosse stata anche centro ricreativo femminile e sede di molte attività.
«La chiusura della nostra scuola – commenta don Zaupa – è una notizia che non avremmo mai voluto dare. Rattrista noi per primi, considerando il valore di un servizio educativo che è sempre stato apprezzato dalle famiglie di Cordenons, fiore all’occhiello della parrocchia». Il generale calo demografico negli ultimi anni si è però fatto sentire pesantemente: le iscrizioni sono passate dalle 80 del 2017 alle 35 del 2020, di cui 20 bambini a settembre andranno in prima elementare.
«Abbiamo cercato di rimandare la chiusura il più possibile – aggiunge don Zaupa –, ma nel frattempo è emersa anche la necessità di adeguare l’edificio alle norme antisismiche. Trattandosi di una scuola dell’infanzia, gli oneri sono elevati. Soprattutto, si tratterebbe di investire circa un milione in una scuola che non ha più iscrizioni sufficienti per giustificare la spesa».
“San Pietro” ha risentito inoltre anche della presenza sul territorio della nuova scuola “Maria Bambina”, inaugurata nel 2019. Se da un lato chiude un servizio, l’idea è però di potenziarne un altro, come il doposcuola. «Si tratta di un progetto di ampio respiro per il territorio – conclude don Zaupa – che coinvolge le parrocchie dell’Unità pastorale, il Comune e gli istituti scolastici, creando una sinergia di idee e risorse per realizzare un polo di accoglienza e formazione, con spazi educativi strutturati e anche con la mensa per favorire i genitori che lavorano».—
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