Chiude il centro vaccini di Manzano dosi somministrate a 4.500 persone
Manzano
Dopo due tranche che hanno richiesto altrettante settimane di lavoro non stop, il centro vaccini allestito al palazzetto dello sport di via Olivo a Manzano ha ormai chiuso i battenti.
Il bilancio conclusivo è poco positivo, con oltre 4.500 persone vaccinate tra i primi giorni di giugno e quelli di luglio, dedicati a prime dose e richiami per gli over 40 con dosi Pftizer. Inoltre, sono state inoculate circa 600 monodose di Johnson&Johnson, riservato alla fascia di età tra i 60 e 79 anni. Numeri importanti, quindi, che hanno permesso di alzare la copertura vaccinale in un’area particolarmente sensibile del distretto di Cividale e dell’intera Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale, passando dal 33 per cento a circa il 38 per cento, in linea con la media.
Una soddisfazione emersa anche dalle parole della stessa direttrice del distretto, Anna Paola Agnoletto, che ha evidenziato come – anche nella tornata riservata alle secondi dose – le operazioni siano procedute in modo molto spedito. Feedback positivi ricevuti dalla stessa utenza, ha aggiunto la dirigente, anche perché i tempi di attesa sono stati praticamente azzerati, con un passaggio immediato dall’ingresso al triage e, risolte tutte le procedure preventive, fino alla somministrazione.
Ad aiutare il personale sanitario ci sono stati una ventina di volontari tra Protezione civile, Associazione nazionale carabinieri, Alpini e Croce rossa, con quest’ultimi che hanno messo anche a disposizione l’ambulanza, intervenuta in alcuni casi di malessere (questi si sono registrati soprattutto a giugno).
Il plauso agli operatori coinvolti nelle giornate dedicate alle vaccinazioni è arrivato soprattutto dall’amministrazione comunale, che ha colto l’occasione per prenotarsi: oltre al primo cittadino Piero Furlani, hanno scelto di vaccinarsi nel centro anche l’assessore alle politiche sociali, Cristina Zamparo, e il capogruppo di maggioranza Patrick Stacco. Oltre alla popolazione del Triangolo della sedia, Manzano ha accolto anche persone provenienti dalla Bassa friulana. Il progetto di utilizzare questi spazi per le vaccinazioni aveva richiesto un mese di lavoro, dopo che l’amministrazione Furlani aveva fatto la proposta all’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale di utilizzzare la palestra.—
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto