Chiude dopo 115 anni lo storico bar di Carpeneto «Colpa della burocrazia»

pozzuolo. Anche a Carpeneto chiude per burocrazia un’attività commerciale, una delle ultime per la piccola frazione di Pozzuolo. L’obbligo di dotarsi di un nuovo registratore di cassa e collegarsi a internet, ma soprattutto di destreggiarsi con le nuove mansioni informatiche richieste col 2020, ha convinto Annamaria Cappellaro, che aveva in gestione il bar di via San Michele (che fino al 2018 fungeva anche da rivendita di alimentari e generi vari), a serrare i battenti. Dopo la chiusura della pizzeria Margherita, alla fine dell’abitato verso Pozzuolo, era rimasto l’unico esercizio aperto a parte l’attigua “Clanfe”, bar e ristorante ben frequentato. In via San Michele andavano per la partita a carte e un bicchiere gli anziani, ma non solo.

C’era un’aria proprio di paese, da Annamaria, la quale ha mantenuto finché ha potuto il testimone di un’attività ultracentenaria. Ad aprire quel locale, bar e alimentari, infatti era stato nel 1904 Giuseppe Mariuzzi, ceduto poi al figlio Franco. Dopo di lui, il nipote Luciano ha continuato l'attività, coadiuvato dalla moglie, la signora Annamaria, appunto, che aveva sposato nel 1969.

Nel 2012 Luciano è mancato, ma la moglie, classe 1942, ha voluto continuare a garantire un servizio al paese, dal 2018 ridotto al solo bar e rivendita di tabacchi e biglietti Saf. Troppo impegnative le nuove normative in materia fiscale: è la goccia che ha fatto traboccare il vaso di un impegno mantenuto soprattutto come punto di riferimento e ritrovo. «Non dimenticheremo questo posto, familiare e amichevole – hanno commentato gli ultimi avventori, mettendosi in posa per la foto ricordo dell’ultimo giorno di apertura –: ci resterà negli occhi insieme alla splendida collezione di banconote e assegni, provenienti da tutto il mondo, allestita dal compianto Luciano. E ad Annamaria, la più grande riconoscenza per il servizio dato alla comunità». —

P.B.

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