Chions, il sindaco respinge le dimissioni dei due assessori

CHIONS. Resta la crisi, in attesa di chiarimenti, nella maggioranza di Chions, ma il sindaco Federica Della Rosa ha proceduto con un primo atto distensivo nei confronti della componente “ribelle” di...

CHIONS. Resta la crisi, in attesa di chiarimenti, nella maggioranza di Chions, ma il sindaco Federica Della Rosa ha proceduto con un primo atto distensivo nei confronti della componente “ribelle” di Comune al centro: «Ho respinto le dimissioni dei due assessori (Ivaldo Moretto ed Elio Tesolin, ndr), è un atto politico a conferma della fiducia in loro e un invito a riflettere, ora attendo una risposta». Della Rosa parla di dialogo, sinora avvenuto soltanto per lanciare la proposta di un nuovo tavolo, che si terrà in data da definire. «Si cercherà una soluzione – continua –, aspetto risposta per un dialogo in cui ci si trovi tra persone che abbiano la volontà di anteporre il bene comune a tutto il resto». Al momento i referati di Moretto e Tesolin sono tornati al sindaco, ma Della Rosa, in sostanza, si attende un loro passo indietro.

Sul piatto resta la questione della nomina ad assessore a bilancio e finanze di Renato Santin, mal digerita da Comune al centro. «Indicare quell’assessore spettava all’altra lista di maggioranza – rimarca Della Rosa –: toccava a loro proporlo e l’hanno fatto, lui si è reso disponibile a tempo. A me non è giunto alcun parere contrastante su questa nomina, incontro i cittadini di qualsiasi colore politico e tutti riconoscono la sua competenza. E questo è il momento in cui le competenze sono essenziali e occorre uscire dai personalismi: la priorità è il servizio ai cittadini». Per il sindaco è essenziale scacciare lo spettro del commissariamento del Comune.

«Se qualcuno vuole il commissario, sappia che farà ordinaria amministrazione, anche in tema di ingresso nell’Unione territoriale intercomunale che vede Chions inserita nell’Azzanese, in cui invece deve avere il suo giusto ruolo – specifica il sindaco –. Una fusione? Non era nel programma elettorale e non se ne è mai parlato, neppure in giunta, nella quale abbiamo invece condiviso, all’unanimità, il percorso verso l’Uti». È stato il capogruppo di Comune al centro, Giorgio Rongadi, a parlare del fatto che sarebbe servito un atteggiamento diverso di Chions nel dibattito sull’ipotesi di fusione tra Azzano Decimo e Pravisdomini.(a.s.)

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