Chiesa chiusa a Romans per il crollo di calcinacci

Edo Calligaris / Romans
La chiesa parrocchiale di Santa Maria Annunziata, a Romans d’Isonzo, è stata chiusa ai fedeli a tempo indeterminato. La decisione è stata presa in via precauzionale perché una corposa porzione di intonaco si è staccata dalla grisiola fissata ad una rete che sostiene il soffitto precipitando sopra la balaustra dell’organo. Qui solitamente si sistemano i coristi che con la loro voce accompagnano i riti religiosi.
Alcuni pezzi di intonaco sono finiti pure sul sottostante pavimento, ma senza provocare alcun danno. Il tutto è accaduto giovedì mattina, quando fortunatamente non c’erano persone presenti. Ad accorgersi del distacco dell’intonaco è stato un cittadino che, entrando in chiesa di buon mattino, ha visto i calcinacci a terra, informando subito i rappresentanti dell’Unità Pastorale delle Parrocchie di Romans d’Isonzo – Fratta e Versa, che hanno precluso immediatamente l’ingresso ai fedeli.
Per una prima valutazione degli interventi da eseguire è stata subito contattata la ditta edile di Moreno Weffort, la quale ha invitato la Parrocchia a rivolgersi ad una ditta specializzata, visto che la volta del soffitto è alta una ventina di metri e per arrivare fin lassù servono degli speciali elevatori muniti di cestello e dalle dimensioni tali da poter entrare in chiesa dal portone rettangolare che si affaccia su piazza Candussi. Del caso si sta interessando anche l’amministrazione comunale, presente ieri mattina sul posto con il vicesindaco.
Molto probabilmente la caduta dell’intonaco andrà ad interferire con la celebrazione programmata per il tanto atteso arrivo del nuovo parroco, monsignor Michele Centomo, previsto per domenica 10 ottobre alle 15.30. Se non potrà entrare in chiesa verrà accolto all’auditorium “Monsignor Galupin”, norme anti pandemia permettendo.
Già ieri sera, intanto, il Gruppo Alpini “Aldo Barnaba” di Romans, ha dovuto trasferirsi nella chiesa di Versa, per celebrare la messa in occasione del 70° di propria fondazione. Secondo i rappresentanti della Parrocchia il danno non dovrebbe derivare da un’infiltrazione d’acqua, sapendo che la struttura della chiesa fu totalmente monitorata in occasione del rifacimento del tetto e della ristrutturazione del campanile, quando parroco era il compianto monsignor Giovanni Carletti. Nel 2016, invece, la chiesta è stata completamente ritinteggiata in occasione dei 300 anni della sua consacrazione, che si tenne il 29 novembre 1716 dal monsignor Giorgio de Marotti, vescovo di Pedene, mentre la prima pietra fu posata nel 1699, quando pievano di Romans era Mario Gibeli de Gibellis, poi diventato pievano di Salcano. La chiesa di Romans venne eretta dal capomastro Piero Giani di Lonigo. Nel 1919 si inclinò un rosone di legno nel tratto finale della navata che si congiunge col presbiterio, ma fu messo subito in sicurezza. —
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