Chi era Loris Dordolo, la vittima dell'incidente di Colloredo. La moglie distrutta: «L’ho amato e lo amerò per sempre»

COLLOREDO DI MONTE ALBANO. «L’ho amato e lo amerò per sempre». Sono le sole parole che Katia Giammaruco riesce a pronunciare ricordando il marito, Loris Dordolo, il muratore di 58 anni morto mercoledì pomeriggio in un incidente frontale a Codugnella mentre si trovava alla guida della sua Panda. Bruno Zuliani, l’83enne che viaggiava al suo fianco, resta ricoverato in terapia intensiva: a seguito dell’incidente ha riportato diverse lesioni, tra cui la rottura di femore e anca, Tanta paura, ma fortunatamente solo microfratture invece per la 31enne Stefania Concina, che si trovava alla guida dell’altra auto, una Chevrolet Alveo, e che a sua volta si trova in ospedale. Non c'è ancora una data per i funerali di Dordolo che potranno essere celebrati solo quando il magistrato rilascerà il nullaosta a valle dell’autopsia disposta sul corpo dell’uomo.
Il 58enne lascia i figli Riccardo e Chiara, gli anziani genitori e l’amata moglie Katia, sposata appena due anni fa. Entrambi con un matrimonio alle spalle, insieme avevano ritrovato il sorriso. Basta scorrere i loro profili social per capire quanta felicità ricavassero dallo stare insieme, dalle reciproche passioni che avevano imparato a condividere: lui per la danza country, lei per il calcio. Stava cercando di mettere in piedi una squadra femminile Loris, che negli ultimi anni a più riprese aveva allenato i pulcini dell’Asd Colloredo. «La seconda partita amichevole si doveva giocare proprio ieri sera» ricorda con la voce rotta la sorella di Katia, Karin. E’ lei a rispondere al cellulare della signora Dordolo ieri pomeriggio. «Non ce la fa a parlare» dice a mezza voce. «E’ troppo provata, se vuole posso raccontarle io chi era Loris: era un uomo ironico, solare, mai burbero, uno con la battuta sempre pronta, con lui si rideva, non ci si annoiava mai».
Loris e Katia si erano conosciuti una decina di anni fa, dal 2012 avevano iniziato a convivere e nel 2018 avevano coronato il loro amore. Li aveva sposati il sindaco di Colloredo, Luca Ovan, che della coppia era un caro amico: «Siamo tutti sconvolti per quello che è accaduto, è stato un colpo durissimo. Loris era sempre disponibile, per la comunità è una grande perdita, cercheremo di stare vicino a sua moglie e ai suoi figli perché sebbene per loro sia durissima la vita deve continuare». E’ stato proprio Ovan mercoledì pomeriggio ad avvisare la moglie della tragedia, andando a suonare il campanello di casa, a poche centinaia di metri dal castello. Dordolo lavorava come muratore per la ditta Alain Garlatti di Artegna.
Come il padre era un appassionato di caccia, amava il calcio, che aveva praticato sia da giocatore che da allenatore, e negli ultimi anni si era lasciato trascinare dalla moglie nella passione per la danza country che lei insegna e che il 58enne non perdeva occasione per omaggiare sulla sua pagina Facebook dove pubblicava quasi esclusivamente gli appuntamenti di danza country organizzati dalla moglie foto delle sue bellissime manicure. Maura Delle Case
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto