Cervignano, 1.500 firme contro i lavori sull’Ausa

CERVIGNANO
E’ guerra tra i residenti di via Trento e l’amministrazione comunale all’indomani dalla notizia dell’approvazione del progetto esecutivo per il recupero delle sponde lungo il tratto orientale del fiume Ausa, quello compreso tra il ponte di ferro di via Udine e la zona del Tennis club. L’intervento, come dichiarato dall’assessore comunale ai lavori pubblici, Gianluigi Savino, partirà entro l’estate e, a breve, sarà indetta la gara pubblica. Intanto, i cittadini minacciano battaglia e non risparmiano critiche nemmeno all’opposizione, rea, secondo loro, di non aver portato il caso in consiglio.
«Ci chiediamo come mai la maggioranza non abbia fatto approvare il progetto in consiglio comunale - si sfoga Luigi Abetini, portavoce dei residenti di via Trento -, inoltre non riusciamo a capire perché l’opposizione, fino a oggi, non abbia mai chiesto spiegazioni in merito a questo problema così importante, anche di fronte a oltre 1.500 firme contrarie raccolte su Facebook. Siamo stati lasciati soli. Siamo costretti a sapere le notizie soltanto tramite la stampa. Nessuno conosce il progetto definitivo che non è mai stato illustrato ai residenti. L’assessore Savino ha dichiarato sul giornale che l’opera pubblica non avrà nessun impatto ambientale. Questa è solo una sua opinione. Faccio parte della commissione comunale ambiente e nessuno ci ha mai convocati». L’opera pubblica consisterà principalmente nel consolidamento strutturale delle sponde, che saranno ripulite. Si provvederà anche alla realizzazione di un percorso pedonale e ciclabile, in entrambi i lati, che sarà costruito lungo questo tratto del corso d’acqua. «Condividiamo l’intervento di pulizia e messa in sicurezza delle sponde - fa sapere Abetini -, ma non riusciamo a capire come mai venga utilizzato denaro pubblico per realizzare la passeggiata invece di utilizzare i soldi per completare la messa in sicurezza delle sponde nel tratto fino alla statale».
La preoccupazione dei residenti riguarda anche l’ecosistema della zona. «Lungo questo tratto di fiume - afferma Abetini - abitano moltissime varietà di uccelli acquatici che, se disturbati dal passaggio delle persone, se ne andrebbero immediatamente alla ricerca di altre zone dove nidificare». Conclude il portavoce dei residenti di via Trento: «Sembrerebbe che non siano state nemmeno effettuate tutte le analisi dei sedimi, come previsto dalla legge. Continueremo la nostra battaglia e, se il progetto andrà avanti, ci faremo trovare sul posto il giorno in cui partiranno i lavori».
Elisa Michellut
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Si è spento, all’età di 76 anni, Manlio Garofalo molto conosciuto nella Bassa friulana per la sua lunga attività politica. Lascia la moglie Maria Bover, titolare del negozio Avant Garde, chiuso per lutto, i due figli, Basilio ed Elena, e i nipotini. In passato Manlio era stato dirigente degli uffici finanziari di Cervignano e aveva collaborato per anni, come libero professionista, con molti notai della cittadina della Bassa. Dalla seconda metà degli anni 60 fino al 1993 era stato consigliere e assessore della Democrazia cristiana. Il sindaco Paviotti conosceva Manlio personalmente. «Era una persona molto preparata - commenta - si era da poco laureato, il suo lavoro gli piaceva molto». Chi lo conosceva bene lo ricorda come un uomo corretto e stimato da tutti. Il funerale si terrà domani, alle 16.30, in duomo. (e.m.)
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