Centro vaccini a pieno ritmo anche con i medici di famiglia

Il 40,1% della popolazione sul territorio ha ricevuto almeno la prima iniezione La struttura allestita alle Manifatture in funzione fino a luglio, probabile la proroga 
Piero Cargnelutti

/ GEMONA

A tre settimane dalla sua attivazione, procede a passo spedito la campagna di immunizzazione avviata nel punto di vaccinazione allestito nel Gemonese, dove già oltre il 40 per cento della popolazione ha potuto ricevere almeno una dose.

È quanto emerge dai dati raccolti dal dipartimento di prevenzione dell’Asufc di Udine, secondo i quali nel territorio del distretto sanitario Gemonese, Canal del ferro e Valcanale sono 10 mila 720 le persone che hanno ricevuto il vaccino, pari al 40,1 per cento della popolazione. Restano ancora 20 mila 568 residenti, il 69,9 per cento, da vaccinare ma il servizio sta procedendo speditamente e la direzione sanitaria è fiduciosa di poter aumentare le percentuali nelle prossime settimane dopo il riavvio del centro organizzato nei locali de “Le Manifatture” di via Burgi.

«Il servizio ora è entrato pienamente a regime – spiega Andrea Iob della direzione del dipartimento di prevenzione a Gemona – con mille vaccinazioni al giorno. Le prenotazioni stanno andando bene poiché nel giro di quattro giorni è già possibile ricevere la prima dose. Per la prossima settimane restano libere ancora 150 dosi da prenotare, auspichiamo siano richieste anche dagli over 40 che ora possono prenotare».

Il centro vaccini di Gemona ha un programma di vaccinazioni in agenda già fino a fine luglio e, in seguito, si valuterà in base ai numeri raccolti, anche se si prevede che resti operativo fino al termine dell’estate. Dopo l’avvio a fine aprile con una prima settimana in cui erano state vaccinate le persone che dovevano ricevere la seconda dose, in seguito si era fermato per sette giorni ed è ripartito lunedì scorso Il dottor Iob aggiunge che oggi a Gemona vaccineranno i medici di famiglia che potranno operare più facilmente utilizzando le strutture del centro: «Si inizierà in modo sperimentale – chiarisce – e poi valuteremo come procedere. Il personale Asufc sarà operativo a Villa Manin. Le uscite nei fine settimana in altri punti di riferimento del territorio aziendale continueranno, e saremo di nuovo anche a Tarvisio e a Tolmezzo prossimamente». Le cifre positive raccolte dai sanitari in queste settimane riguardano soprattutto le categorie a rischio, in particolare gli over 80, dove la copertura ha già superato l’80% in buona parte del territorio montano e collinare: 86,8% a Gemona, 86,2% a Tarvisio, 83,3% a Tolmezzo, 81,3% a San Daniele, 83,4% a Buja. Una parte importante delle somministrazioni vengono effettuate ancora dai sanitari in forma domiciliare per raggiungere chi ha più difficoltà a spostarsi. Su questo fronte l’amministrazione comunale ha avviato dei servizi di trasporto in collaborazione con le associazioni di volontariato.

«Registriamo molta soddisfazione dagli utenti – dice il sindaco Roberto Revelant – e questa è anche la nostra soddisfazione mentre quotidianamente continuiamo a recepire indicazioni per migliorare il servizio. L’amministrazione comunale ringrazia il personale sanitario in servizio e i volontari della protezione civile impegnati, e anche la proprietà del centro Banca Intesa Sanpaolo per aver messo a disposizione i locali. Questo straordinario gioco di squadra – assicura – ci aiuterà a porre basi solide per la ripartenza». —

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