Centro Stella Maris, sostegno a 900 marinai in un anno

SAN GIORGIO DI NOGARO. Centro Stella Maris di Porto Nogaro: una realtà spesso dimenticata, che ogni anno è in grado di offrire sostegno in modi diversi a circa 900 marittimi in transito nello scalo...

SAN GIORGIO DI NOGARO. Centro Stella Maris di Porto Nogaro: una realtà spesso dimenticata, che ogni anno è in grado di offrire sostegno in modi diversi a circa 900 marittimi in transito nello scalo friulano, che qui possono trovare aiuto per i loro fabbisogni. Porto Nogaro è l'unico caso nella regione Friuli Venezia Giulia ad aver dato vita a un Comitato di welfare per la gente di mare, che è presieduto dal comandante della Capitaneria di porto.

A Porto Nogaro fanno scalo circa cinquecento navi l'anno, con un transito di circa 8 mila marittimi (più dei residenti di San Giorgio di Nogaro): nei tre giorni della settimana in cui è operativo il Centro, sono visitate dal responsabile e dai volontari (ship visiting) circa quattrocento navi.

La maggior parte di questi marinai proviene dall'Est Europa (47,90%), dall'Asia (34,73%), dal Medioriente (16,17%) e solo una minima percentuale dal Nord Africa (1,20%). Spesso vivono in condizioni difficili, soprattutto quelli le cui navi battono le famose “bandiere ombra” (28,61%), che non hanno nessun genere di tutela.

Il Centro nasce nel 2008 dopo le vicenda della Sea star, la nave battente bandiera delle Isole Barbados sequestrata a seguito dei debiti dell'armatore, che ha poi abbandonato i cinque uomini dell'equipaggio, due russi e tre birmani, a loro stessi. Già un paio d'anni prima si era verificato un caso analogo con la nave ucraina Mekanik. A quel punto scattò la solidarietà di un intero paese, ma emersero anche l’aspetto di un dramma rimasto nascosto e anche la consapevolezza che non si potevano abbandonare questi uomini così lontani da casa. Dopo otto mesi vennero rimpatriati grazie anche all'intervento dell'Apostolato del mare e di tante associazioni locali e dell'amministrazione comunale.

Oggi il Centro Stella Maris viene gestito dalla Caritas diocesana all'interno della Capitaneria di porto: una decina i volontari impegnati, coordinati dalla referente Sara De Benedetti, che oltre alla sensibilizzazione del territorio sulle problematiche e le condizioni di lavoro della gente di mare, operano per l’accoglienza, l’ascolto, il supporto e l’orientamento ai servizi in modo da garantire un sostegno ai marinai.

Del Comitato fanno parte, oltre alla Caritas diocesana, la Capitaneria di porto, agenzie marittime, Misericordia della Bassa friulana, Consorzio Ziac, Amni di Sa Giorgio, Forania di Porpetto, Comune e parrocchia di San Giorgio.

Come spesso ripete il comandante della Capitaneria di porto, Spalluto, molto orgoglioso di essere presidente del Comitato («per me è un onore», sottolinea), è importante far sentire a questi marittimi «il calore di una casa lontano dal proprio Paese. Il Centro Stella Maris è in grado di offrire un servizio altamente qualificato e prezioso, dando risposte ai tanti problemi dei marittimi in transito nel porto friulano».

Francesca Artico

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto