Centro e periferie più verdi È la volta di via Terza Armata

Bumbaca Gorizia 26.01.2021 Alberi via Terzarmata @Pierluigi Bumbaca fotografo
Bumbaca Gorizia 26.01.2021 Alberi via Terzarmata @Pierluigi Bumbaca fotografo

Marco Bisiach

Prosegue anche in periferia, e non solo in centro città, la piantumazione di nuove essenze con le quali il Comune intende sostituire le piante eliminate nel recente passato o arricchire strade e aree pubbliche sin qui spoglie.

Nello specifico, l’intervento tocca anche via Terza Armata, all’ingresso sud della città, dove hanno recentemente trovato dimora due esemplari di fotinia della varietà “Red Robin”, pianta molto resistente e, con il colore rosso intenso di parte delle sue foglie, capace di restituire un impatto estetico gradevole. La stessa essenza è stata scelta anche per le 13 nuove piantumazioni di via Ariosto. Queste piante fanno parte delle 122 che, in totale, sono e saranno messe a dimora con il progetto che tocca un po’ tutte le aree del capoluogo: si va, tanto per citare qualche esempio, dalle centrali via Duca d’Aosta (dove è stato scelto il tiglio selvatico), via Manzoni (acero e amolo), via Roma (tulipifero) o via Goldoni (mirto), fino alle più periferiche via Pola (una ventina di aceri rossi, posizionati anche in via Palladio), via Montesanto (5 carpini), via Giustiniani (4 piante di mirto), via Gramsci (9 aceri campestri) e via Ristori (koelreuteria paniculata, il cosiddetto albero delle lanterne cinesi).

«Manutenzioni, sostituzioni e ripristini delle essenze sono costanti ogni anno e sono più o meno corposi a seconda delle risorse a disposizione – spiega l’assessore comunale all’Ambiente Francesco Del Sordi –. In questo caso siamo potuti intervenire in modo più robusto. Dobbiamo tenere conto che se in natura, in un bosco ad esempio, anche una pianta malata o morta recita un ruolo e ha una funzione importante, in città non è così; questa diventa pericolosa e va curata o sostituita».

Ai piedi delle alberature da tempo è stato sperimentato il nuovo materiale eco-drain, una sorta di asfalto ecologico ad alto potere drenante e traspirante. «Sin qui siamo soddisfatti, sta rispondendo molto bene – dice l’assessore Del Sordi –, e potrebbe aiutare a far star meglio le piante. Ma prima di giudicare dovremo attendere un arco temporale più lungo, almeno un anno completo». –

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