Centinaia in piazza a difesa del Sunsplash

Una serata di musica e impegno per ribadire i valori positivi del festival di Osoppo
Hanno cantato, ballato e rivendicato il diritto di organizzare spazi di musica indipendente. Un migliaio di persone ha preso parte, ieri sera, in piazza Matteotti, alla manifestazione “Non processate Bob Marley“ per salutare il Sunsplash costretto a lasciare Osoppo perché il leader del festival è accusato di aver agevolato l’uso di sostanze stupefacenti. Da qui lo slogan “Io agevolo” in molti hanno scritto «la pace».


Il popolo del Reggae è stato accolto nel cuore della città dove ha ricevute molte manifestazioni di solidarietà. Da politici, amanti della musica e da tanti, tanti personaggi noti e meno noti che negli anni avevano preso parte al festival del Rivellino. E anche se rispetto alle attese degli organizzatori che stimavano l’arrivo di 2 mila persone come punta massima, la presenza si è dimezzata, la festa è riuscita comunque.


Nonostante il clima autunnale, il popolo del raggae ha scaldato la piazza tant’è che dopo le 22 il ritmo prendeva giovani e meno giovani. Qui tra il via vai di gente è arrivata anche l’europarlamentare, neo eletta segretaria regionale del Pd, Debora Serracchiani: «Sono qui – ha sottolineato – per portare la mia solidarietà al Sunsplash perché era un luogo di incontro tra culture e modi di pensare diversi».


Anche lei come il comico Beppe Grillo e la gente che girava nella piazza ha ripetuto che «il festival reggae è una manifestazione importante che il Friuli Venezia Giulia non può perdere anche perché non è con questi metodo che risolviamo il problema della droga». Dello stesso avviso il segretario provinciale del Pd, Cristiano Shaurli arrivato da Nimis per «sostenere il Sunsplash e per fare in modo di non perdere un grande evento culturale e un grande festival europeo».


Ai rappresentanti del Pd si è unito l’assessore comunale di Rifondazione comunista Kristian Franzil, è stato lui a rappresentare il sindaco, Furio Honsell, impegnato fuori regione. «Fino all’ultimo abbiamo sperato di riuscire a mantenere il Sunsplash a Osoppo» ha affermato, nel far notare che Rc ha sostenuto l’iniziativa “Non processate Bob Marley”. Qui tra gente impegnata a discutere sugli effetti della legge Fini-Giovanardi, quella che ha messo in crisi il festival, c’era anche la neuropsichiatra, Silvana Cremaschi, secondo la quale rispetto alle sostanze che possono circolare negli incontri musicali come quelli organizzati al parco del Rivellino, «è più pericoloso l’uso di cocaina tra i politici o le sostanze assunte per stare in piedi a lungo».


Tra una considerazione e l’altra, ieri sera il Rototom Sunsplash ha calato il sipario all’insegna del divertimento. Ma questo fatto non ha impedito ad Alessandro Oria, portavoce dell’organizzazione, di dirsi dispiaciuto «che il Rototom venga censurato per ragioni politiche indipendenti da quelle giudiziarie».

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