Cena col vescovo durante il Ramadan Si rompe il digiuno

Ramadan 2019 per tremila islamici in preghiera e digiuno da questo fine settimana al 4 giugno, nella moschea in Comina. «Un mese di purificazione e preghiere anche per l’avvocatessa iraniana dei diritti umani Nasrin Sotoudeh: l’islam non è violenza – anticipa l’imam Mohamed Hosny guida spirituale a Pordenone –. Solidarietà, fratellanza, pace e dialogo interreligioso sono i nostri valori e il 25 maggio apriremo le porte del Centro culturale a tutti i pordenonesi. Invitati alla rottura del digiuno serale, alle 20.30: il vescovo Giuseppe Pellegrini, il sindaco Alessandro Ciriani, le autorità civili, religiose e militari per condividere i valori comuni dell’accoglienza».
Ramadan della pace e della solidarietà per tremila islamici che devono digiunare e praticare la castità dall’alba al tramonto, in un mese deciso dalle fase lunari. «Il digiuno è il quarto dei cinque pilasti dell’Islam e ogni musulmano deve rispettarlo – ha ricordato l’imam –. Ci dedichiamo alla preghiera, meditazione, autodisciplina». Al tramonto il digiuno viene interrotto con il pasto serale: l’iftar che sarà offerto a tutti gli ospiti il 25 maggio. «Un segno importante di grande apertura per il dialogo interreligioso – ha valutato Daniela Dose, referente per la parrocchia Pordenone nord –. Mangiare assieme richiama la quotidianità fraterna. Da tempo il dialogo è stato avviato in particolare tra il Centro islamico e la Chiesa diocesana, nel solco della tradizione religiosa e delle indicazioni del Concilio Vaticano II».
Apertura e dialogo nel Centro culturale e la curiosità è quella del Ramadan digitale con le app. Sul “Google play store” e sull’“App store” per esempio sono dedicate alcune applicazioni per il mese sacro del digiuno. Ogni applicazione è diversa, ma tutte offrono l’integrazione dei tempi di preghiera e una versione digitale del Corano, il libro sacro dei musulmani. —
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto