C’è nostalgia di derby e l’Udinese va a vela all’assalto di Trieste

Barcolana, la Club House bianconera sponsor di Jena-No Borders. Lo skipper Benussi avverte: Cayard e Vascotto fanno paura

SISTIANA. Heurtaux e Romo, il vice Karnezis in barca. L’Udinese si dà...alla vela. È tra gli sponsor di uno dei team favoriti, Jena-No Borders che lancia la sfida: «Abbiamo fatto tutto. Furio Benussi, che già l’anno scorso aveva rimesso in mare lo storico scafo di Mitja Kosmina arrivando terzo, si sente pronto.

«Certo, una regata è una gara sportiva e come tale non sai mai come poi va a finire – sorride Benussi –: ci sono le condizioni del vento, ci sono gli avversari... E che avversari: Robertissima con Vasco Vascotto è secondo me la vera, grande favorita per questa edizione. C’è Cayard su Anyway, e poi anche ad esempio Our Dream. Ma noi ci siamo e devo dire che abbiamo fatto le cose per bene per essere tra le barche da battere».

Un equipaggio composto da italiani e sloveni (il progetto è non a caso “no borders”), gli sponsor che parlano in gran parte friulano (oltre alla Vodafone, l’Udinese Calcio con la propria Club House, la Banca Popolare di Cividale e le Latterie Friulane i marchi principali) per questa barca tra le veterane della Barcolana.

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Jena quest’anno si presenta con una nuova livrea e anche allungata, con un “naso” che porta la lunghezza complessiva a 27 metri. Il progetto Coppa d’Autunno, ma non solo.

«Stiamo sviluppando un progetto importante» sottolinea Mitja Kosmina, lo skipper capodistriano che ha fatto la sua prima Barcolana nel 1988, vincendola nel 1995 («potrei scrivere un libro sulla Coppa d’Autunno, un grande libro!» e non è detto che prima o poi non lo faccia...).

«Porteremo tanti giovani promettenti, italiani e sloveni, a regatare assieme e a dare il massimo su questa barca» aggiunge Furio Benussi, che ha vinto la sua ultima Barcolana nel 2005: «Sì, è ora di tornare a vincere!»

Il primo passo è già stato compiuto domenica scorsa, nella 44esima edizione del trofeo Bernetti, la classica regata organizzata dalla Pietas Julia che apre la settimana della Barcolana. Jena - con a bordo anche Mitja Kosmina e con al timone il giovane Stefano Cherin - ha letteralmente dominato la Bernetti, prevalendo su AnyWave di Alberto Leghissa che ha duellato fino all’ultimo per avere la meglio sul traguardo su Veliki Viharnik di quell’altro grande “vecchio” capodistriano che è Dusan Puh. Chi ben comincia... (g.b.)

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