Cavolano, parrocchia e Associazione calcio litigano sulle bollette

SACILE. “Spese sostenute dalla parrocchia di San Lorenzo: 5.025,86 euro. Firmato don Andrea Pierdonà”. La nota spese chiede il rimborso all’Asd Cavolano calcio in data 28 settembre 2013. “Assegno bancario a favore della parrocchia di San Lorenzo a saldo il 12 ottobre 2013: 2.525,83 euro. Firmato Asd Cavolano calcio”. Numeri diversi: un gruzzolo di 2.500 euro crea la “maretta” tra altare e spogliatoi. Il silenzio è assordante in parrocchia, che ha pagato le bollette in anticipo.
«Sono profondamente amareggiato», è la battuta che scappa a don Andrea, che si consegna al silenzio ecumenico prima di fare le valigie di fine mandato pastorale. Calcio e fede, due mondi separati in casa? «Abbiamo pagato tutte le spese dall’Asd Cavolano calcio: siamo corretti, come sempre lo siamo stati». Lo assicura il presidente Giancarlo Angelella, consigliere comunale in forza Pdl a Sacile e patron dell’associazione che fa tirare in porta circa 200 ragazzini all’anno. Nel campo di calcio parrocchiale.
Tra dare e avere non ci scappa la “scomunica” perché interviene don Domenico Salvador. L’ex parroco di Cavolano e neo direttore di Radio palazzo Carli sotto il campanile del Duomo di Sacile, sa prendere le cose per il suo verso cristiano.
«La Polisportiva Cavolano calcio ha avuto sempre finalità educative ben presenti in parrocchia – ha fischiato fine match don Domenico -. Forse non comprese da don Andrea che non ama il calcio, ma il problema soldi non ha fondamento: potrebbe essere una forma di rivalsa, perché don Andrea e l’Asd hanno compiuto cammini paralleli». Convergenze impossibili? «Una difficoltà di comunicazione – interpreta don Domenico –. Potrei mettere la mano sul fuoco, per la Polisportiva Asd Cavolano».
Bocche cucite e volti tirati, sul sagrato. Il verbo “ricucire” vuole dire “perdonare”, davanti a Dio. Ma la ruggine si cumula da anni, pare. «Bollette rimborsate a metà». Lo sguardo di don Andrea chiede la penitenza.
«Ma scherziamo? – si inalbera il team calcistico di Angelella –. Abbiamo pagato: non possiamo accollarci i costi della chiesa di Vistorta».
Chiara Benotti
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