Cavalieri templari a protezione della Santissima

Uno dei luoghi più suggestivi di Pordenone è aperto una volta la settimana dai “custodi” della chiesa

PORDENONE. Gli ultimi raggi di sole scendono sulla facciata della chiesa, le vesti bianche emergono dall’ombra e attirano l’attenzione. Davanti alla chiesa della Santissima, automobilisti e pedoni transitano sovrappensiero, ma un motivo per girarsi c’è. Perché il portone, spesso chiuso, è aperto e ai lati ci sono due persone, a mo’ di picchetto di guardia, che indossano mantelli.

Sono i “custodi” della chiesa, che per un giorno la settimana aprono al pubblico uno dei posti più suggestivi – e inaccessibili – della città.

Sono templari, componenti dell’Associazione templari cattolici d’Italia, e proteggono i luoghi di culto. Niente spade e niente crociate. Alla Santissima ci sono Alessandro Lombardi, milanese trapiantato a Gorizia, e Denis Breda, pordenonese, due volontari che donano il loro martedì pomeriggio per tenere aperta la chiesa.

Un servizio che è proprio la vocazione di questa associazione, che conta 1.000 iscritti in tutta Italia e permette di rendere di nuovo fruibili a fedeli e no luoghi di importante valore artistico e spirituale, che negli anni sono stati chiusi o trascurati.

«Siamo un’associazione di laici – racconta Lombardi – e aiutiamo a tenere le chiese aperte, dando una mano a sacerdoti e vescovi. Inoltre, cerchiamo di ripristinare le chiese abbandonate o sconsacrate».

Questa associazione «opera per il risveglio dei valori della cavalleria e della tradizione dei Poveri cavalieri di Cristo», e qualche parallelismo con i templari del Medioevo c’è.

L’ordine fondato nel XII secolo, infatti, proteggeva i luoghi di culto e i pellegrini che si recavano a visitare Gerusalemme dalle scorribande dei saraceni, e oggi questi cavalieri moderni fanno qualcosa di simile.

Attraverso il servizio proteggono le chiese, che così possono rimanere aperte al pubblico, e accolgono chiunque voglia entrare.

«Proteggiamo il tempio di Dio – spiega Lombardi – e, se ce lo chiedono, aiutiamo le persone che entrano per un momento di raccoglimento o di preghiera. È capitato anche di pregare assieme a qualcuno che non sapeva farlo e ci ha chiesto di insegnarglielo».

In regione i templari si occupano anche della chiesa di Sant’Andrea e Santa Rita a Trieste, mentre a Pordenone curano la Santissima.

Questo servizio consente a tutti di entrare alla Santissima il martedì, dalle 14 alle 18.30, con l’apertura anticipata alle 12 nel periodo della Quaresima.

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