Causa alla banca per liberare eredi dal debito altrui

Gli eredi del fideiussore defunto, che aveva garantito con i propri beni il mutuo da 400 mila euro acceso dal figlio imprenditore, fanno causa all’istituto di credito che ha erogato il finanziamento 17 anni fa, invocando la nullità del contratto.

Ecco la cronistoria riportata nell’atto di causa, seguita dall’avvocato Sergio Gerin. Nel 2003 un imprenditore pordenonese del mobile ha acceso con la banca un mutuo di circa 400 mila euro per ristrutturare il capannone dell’azienda. Suo padre ha garantito per lui come fideiussore. Nel 2008 la ditta è stata dichiarata fallita. Nel 2010 il fideiussore è deceduto.

Sette anni dopo la banca ha inviato una lettera solo all’ex amministratore della società fallita, debitore principale, chiedendo la restituzione dei 330 mila euro dovuti. L’imprenditore, che stava lavorando all’estero, aveva già rinunciato all’eredità del padre e non aveva beni in Italia.

Due anni dopo, nel 2019, la gestione crediti ha bussato alla porta degli eredi del fideiussore defunto: la vedova, una figlia e due nipoti. Gli eredi si sono rivolti all’avvocato Gerin, che subito ha invitato la gestione crediti a una mediazione. Non si è presentato nessuno. Il legale ha citato così in giudizio la banca. La prima udienza, al tribunale civile di Pordenone, è fissata a metà ottobre.

Fra i motivi di ricorso, quello sul quale punta l’avvocato Gerin è la nullità delle fideiussioni redatte sullo schema predisposto dall’Abi, associazione di categoria delle banche, a suo tempo sanzionata dalla stessa Banca d’Italia proprio su tale materia.

Già in una ordinanza di rigetto di un ricorso nel 2017 la Cassazione aveva rilevato nei formulari Abi la violazione di norme antitrust, ma è solo nel 2019 che la Suprema corte ha statuito che «le fideiussioni prestate a garanzia delle operazioni bancarie redatte su moduli uniformi Abi sono totalmente nulle in quanto violano il diritto di intese concorrenziali». La sentenza risale a maggio dell’anno scorso ma è stata pubblicata solo alla fine dell’anno. La richiesta di restituzione dell’importo da parte della gestione crediti agli eredi è arrivata prima che la sentenza della Cassazione fosse pubblicata. Se la fideiussione è nulla – il ragionamento di Gerin – gli eredi non devono nulla alla banca. Spetterà al giudice valutare il caso. —

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