Caudek (Ssk): «Gorizia mai stata italiana» Gentile irritato

Tornano le polemiche a sfondo storico in consiglio comunale. A innescare il “caso” è l’esponente del Popolo di Gorizia ed ex assessore, Fabio Gentile, che non ha gradito le considerazioni espresse...

Tornano le polemiche a sfondo storico in consiglio comunale. A innescare il “caso” è l’esponente del Popolo di Gorizia ed ex assessore, Fabio Gentile, che non ha gradito le considerazioni espresse dal segretario provinciale della Ssk-Unione slovena, Julian Cavdek, pubblicate sul quotidiano Primorski dnevnik. Nel commentare il programma elettorale del sindaco Ettore Romoli, e in particolare il fatto che si festeggerà nel 2016 il ritorno di Gorizia al territorio italiano, Cavdek ha affermato: «Spero si sia trattata di una “gaffe”, dato che fino al 1916 Gorizia non è mai stata una città italiana e quindi non dovrebbe esserci alcun festeggiamento perché non esiste nessun ritorno di Gorizia all’Italia». Gentile ha presentato un’interrogazione a Romoli in cui chiede se non intenda condannare le parole di Cavdek «considerando che sul territorio della città, a Oslavia, esiste un santuario eretto per ricordare i caduti italiani ed austroungarici della prima guerra mondiale e che sono decine di migliaia gli italiani caduti in guerra per la difesa dell’identità italiana della città» e se non consideri l’opinione del segretario di Ssk «un’inutile provocazione, essendo chiaro che nel 1916 Gorizia apparteneva geograficamente all’Impero austroungarico». Infine la “controprovocazione” di Gentile: nel caso il sindaco condividesse l’opinione di Cavdek, il consigliere chiede se abbia intenzione «di rendere la medaglia d’oro concessa a Gorizia quale città benemerita del Risorgimento italiano», riconoscimento ricevuto per «la lotta sostenuta in difesa della nazionalità italiana e per il lungo martirio di guerra eroicamente sopportato. Impegnata già dal 1815 nel movimento di liberazione nazionale, Gorizia costituì uno dei centri più attivi dell'irredentismo fra il 1866 e il 1918. Il 9 agosto 1916, cinque giorni dopo la sesta battaglia dell'Isonzo, le truppe italiane occuparono la città». (p.t.)

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