Castelmonte, un pellegrinaggio per la pace

Si rinnoverà domenica il voto alla Vergine di Castelmonte alla quale le comunità cristiane friulane si rivolsero con fiducia all’indomani del sisma del 1976. Nelle preghiere di allora si chiedeva consolazione per i tanti lutti e le sofferenze, e la forza e il coraggio per dar vita alla ricostruzione. Un appuntamento rimasto nel cuore dei fedeli e che anche oggi riveste significati nuovi e importanti, come dimostra la costante e massiccia presenza di pellegrini. Così in questo 2013, oscurato dai venti di guerra, contrassegnato dall’appello di Papa Francesco, anche il pellegrinaggio al santuario di Castelmonte sarà attraversato dal pensiero alla Siria e dalla preghiera per la pace.
L’arcivescovo Andrea Bruno Mazzocato, che guiderà il pellegrinaggio e celebrerà la messa, nel messaggio inviato ai fedeli ha voluto sottolineare, con parole cariche di riconoscenza, che quest’anno ricorre il centenario della presenza dei frati cappuccini a Castelmonte. «Saremo accolti dalla comunità dei benemeriti cappuccini che si dedicano, con ammirevole fedeltà, ad accogliere i pellegrini, offrire loro la riconciliazione con Dio nel sacramento della Penitenza e curare le celebrazioni della messa e altri momenti di preghiera. A essi - prosegue l'arcivescovo - vogliamo riservare una particolare parola di ringraziamento. Il 6 settembre 1913 i primi cappuccini furono accompagnati dal decano della Collegiata di Cividale e arciprete della parrocchia, mons. Valentino Liva, nel convento loro riservato».
Sul significato del pellegrinaggio il presule aggiunge: «Lo viviamo mentre va verso la conclusione l'Anno della fede, voluto da Benedetto XVI. In questi mesi anche nella Chiesa diocesana abbiamo cercato, in tanti modi, di viverlo per approfittare della grazia che portava con sé».
Il raduno dei pellegrini avverrà alle 14.15 a Carraria per dare inizio alle 14.30 al pellegrinaggio. «Affinché la salita a piedi mantenga tutto il suo valore simbolico, quale atto di fede comunitario, è estremamente importante non partire a gruppi o da soli anzitempo – sottolinea don Loris Della Pietra, direttore dell’Ufficio liturgico diocesano -. Assistiamo, infatti, negli ultimi anni a troppe fughe solitarie o di gruppo. La salita è parte integrante del pellegrinaggio e il cammino orante e comunitario da sempre è atto fortemente educativo per l’uomo e per il credente. Non smarriamo questo segno eloquente che la tradizione ci ha consegnato». Concluderà il pellegrinaggio, alle 17, la messa sul piazzale, l'affidamento della nostra Chiesa a Maria e il canto di lode del Magnificat.
La diretta sul pellegrinaggio sarà trasmessa dalle ore 17 sull’emittente diocesana Radio Spazio 103.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto