Castello più “ricco” con cucina e teatrino

VALVASONE ARZENE. L’ultimo giorno dell’anno, in occasione di un pranzo di matrimonio, farà il suo esordio nel castello di Valvasone la nuova cucina, installata 6 anni dopo la concessione di fondi...

VALVASONE ARZENE. L’ultimo giorno dell’anno, in occasione di un pranzo di matrimonio, farà il suo esordio nel castello di Valvasone la nuova cucina, installata 6 anni dopo la concessione di fondi regionali a causa dei vincoli del patto di stabilità e del decreto Salva Italia. Lo sblocco della situazione ha permesso ora il completamento dell’offerta dell’antico maniero, sempre più ricercato da privati per matrimoni, feste ed eventi aziendali. «Uno spazio – ha spiegato il sindaco Markus Maurmair – pensato per la rigenerazione dei cibi preparati dai servizi di catering, con un forno da 12 piastre e fornelli a induzione, evitando così l’utilizzo di gas e fiamme libere come previsto dalle disposizioni dei vigili del fuoco. Una struttura moderna che rappresenta un arricchimento per tutta l’offerta turistica di Valvasone Arzene».

La cucina è costata 30 mila euro Iva compresa e si trova al primo piano, vicino alla sala degli affreschi. Come detto, si è dovuto attendere più di un lustro per l’installazione. «Ancora la giunta regionale Tondo – ha aggiunto Maurmair – ci aveva stanziato i fondi nel 2010: poi i vincoli del patto di stabilità prima e il decreto Salva Italia poi, con il divieto d’acquisto di nuovo arredo per il castello, avevano congelato tutto».

Non è l’unica novità del castello: domenica scorsa nel teatrino dei conti sono state utilizzate per la prima volta le nuove panche della platea. L’occasione è stata data dal concerto dell’ensemble Concentus Viktringensis di Klagenfurt, specializzato in musica antica dal Medioevo al Rinascimento. Un evento musicale organizzato dal Comune assieme all’Accademia per la musica sacra Vincenzo Colombo di Pordenone. Hanno potuto assistere al concerto soltanto una cinquantina di fortunati spettatori, vista la ristretta capienza di uno dei teatri più piccoli d’Italia funzionanti. «Un piccolo paradiso – ha commentato l’avvocato pordenonese Ladislao Kowalski – messo a disposizione del pubblico per ritrovare non soltanto un’atmosfera di altri tempi, ma anche il grande alito della storia, da Erasmo da Valvason a Napoleone passando per gli altri grandi personaggi che sono transitati per il castello».(d.f.)

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