Cassa di Risparmio del Fvg: Morandini nuovo presidente

Subentra a Carlo Appiotti, da 33 anni nel vertice della banca
UDINE.
Dopo 33 anni vissuti nella “cabina di regia” della Cassa di risparmio del Friuli Venezia Giulia, Carlo Appiotti lascia la presidenza della banca. Una realtà divenuta la prima della regione, con un utile netto 2009 di 5,3 milioni e impieghi netti per 3,8 miliardi. L’assemblea dei soci ieri ha indicato il nuovo numero uno: è Giuseppe Morandini, 50 anni, già vice presidente di Confindustria dal 2005 al 2009 al fianco di Luca Cordero di Montezemolo prima e di Emma Marcegaglia poi.


Appiotti si è dimesso per motivi personali, ma resterà nel consiglio d’amministrazione, come richiestogli da Morandini. «La Cassa di risparmio è parte della mia vita – ha detto ieri Appiotti passando il testimone – l’ho vista crescere, diventare grande, ma restare sempre al servizio del territorio e conservare lo spirito di una banca che fa dell’etica. È stata un’esperienza di vita, di rapporti umani e di crescita personale straordinaria».


Nel suo “adieu” Appiotti non ha mancato di ringraziare collaboratori e dipendenti e di aprire la strada a Morandini: «È giovane e ha una preparazione notevole», ha detto l’ex presidente. Che ha affermato d’avere come ricordo più bello il clima che ha sempre respirato nel Cda. «Non ci sono mai state polemiche o fratture – ha confermato Appiotti – e nemmeno personalismi. Per me è stata una grande lezione di civiltà».


Il momento indicato come il più difficile, invece, è stato il 1998. «Quando ho assunto la presidenza della banca – ha detto Appiotti – perchè morì improvvisamente il presidente Antonio Comelli, era stato modificato lo statuto e la situazione era drammatico. Ma abbiamo salvato la banca, visto che ancora c’è, florida». Appiotti è entrato a far parte della Cassa di risparmio di Udine e Pordenone nel 1977 come vice presidente, carica ricoperta per 17 anni, fino al maggio del 1994 quando assunse la carica di presidente della Fondazione Crup, fino al luglio 1998.


A Maurizio Marson, direttore generale dell’istituto, è invece andato il compito di illustrare i dati del bilancio 2009. Un documento nel quale sono stati evidenziati i 3,8 miliardi di euro di impieghi netti, ma anche i 133 milioni di debiti sospesi accogliendo 460 domande su 470 presentate e poi erogando quattro linee di credito di ricapitalizzazione per 2,6 milioni. La banca del gruppo Intesa San Paolo, ha anche erogato circa 211 milioni di nuovi mutui a 2 mila famiglie e ha confermato il sostegno ai bisogni dei privati con 50 milioni di nuovi prestiti.


A confermare la sua missione di “banca del territorio”, la Cassa di risparmio ha fornito nuovi finanziamenti alle imprese per 365 milioni «garantendo in tal modo – ha sottolineato Marson – vicinanza e solidità all’economia locale». Gli interessi netti si sono attestati a 118,3 milioni e le attività finanziarie dei clienti sono state pari a 6,6 miliardi. Si è attestata a 54,7 milioni la gestione operativa, mentre l’utile netto a 5,3 milioni. Un utile in calo considerato che nel 2008 era stato di 51 milioni.


«È un utile modesto – ha detto Marson –, perchè nel 2008 gli effetti della crisi non si erano ancora manifestati. Il risultato è quindi in calo, ma la nostra strategia è quella di sostenere le famiglie». La banca ha anche accantonato 37 milioni, somma necessaria per i rischi dei crediti concessi. «Abbiamo dovuto porre questa “riserva”, una cifra importante – ha concluso Marson – che dà il segno della crisi».


La Cassa di risparmio ha in regione 166 punti operativi, 210 mila clienti, di cui 17 mila e 300 imprese.


©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto