Caso Ospizio marino di Grado, il Pdl sfiducia il coordinatore Marin

Cinque componenti del coordinamento comunale Pdl di Grado, su otto in carica, hanno sfiduciato il coordinatore comunale, Roberto Marin, comunicando la scelta in una lunga e articolata nota, inviata il 24 settembre scorso al coordinatore provinciale, Gaetano Valenti e a quello regionale, Isidoro Gottardo.
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GRADO.
Cinque componenti del coordinamento comunale Pdl di Grado, su otto in carica, hanno sfiduciato il coordinatore comunale, Roberto Marin, comunicando la scelta in una lunga e articolata nota, inviata il 24 settembre scorso al coordinatore provinciale, Gaetano Valenti e a quello regionale, Isidoro Gottardo.


La principale, ma non l’unica motivazione è individuata nella vicenda dell’Ospizio Marino, i cui contenuti sono stati resi noti dalla stampa proprio in questi ultimi giorni e in cui il coordinatore comunale Roberto Marin è coinvolto sul piano della responsabilità politica. Ciò, spiegano i cinque membri, ha bloccato i pur tentativi di un dibattito conoscitivo e chiarificatore nel partito e, ciò che più conta, la possibilità di una chiara presa di posizione sul tema, al di là di qualche intervento generico.


«Il partito – prosegue nella nota il vicecoordinatore Edoardo Maricchio –, sempre all’opposizione in consiglio comunale, non ha alcuna benché minima responsabilità, ma non è chi non veda il grave nocumento dello stesso partito il cui massimo rappresentante non ha mai chiarito, mai spiegato e mai ha risposto a precise accuse di corresponsabilità ed è soggetto a critiche da più parti politiche, dalla stampa e da semplici cittadini cui evidentemente non sfugge la gravità della faccenda che a poco a poco sta emergendo anche nei suoi più disastrosi e deleteri effetti. Del resto, essere stato per tanti anni sindaco di Grado, amministratore in seno al Cda dell’Ospizio e addirittura direttore della clinica, rende inaccettabile l’atteggiamento in presenza di un vero crac finanziario di proporzioni inaudite: tutti gli errori di tutte le precedenti amministrazioni del dopoguerra messi insieme non fanno l’importo di trenta milioni di euro, oggi pesanti come un macigno sull’intera comunità e, in particolare, sui lavoratori dell’Ospizio».


«Ancora, su questo e altri argomenti – prosegue la nota – il partito a Grado è stato finora sostanzialmente assente dalle cronache cittadine, nulla approfondendo o opponendo su diversi temi importanti riguardanti la città e ciò alla soglia del prossimo impegnativo confronto elettorale. Si aggiungano altri rilievi fra i quali una sostanziale inerzia e assenza di un approfondito dibattito su temi fondamentali per la città come, a esempio, il Polo termale, il rinnovo della concessione della spiaggia, la variante alberghi e lo sviluppo futuro della città».


I cinque sottoscrittori, ritenendo per queste ragioni intollerabile tale conduzione del Pdl locale, hanno tolto la fiducia a Marin e hanno dichiarato di non voler più partecipare ad alcuna riunione del coordinamento comunale avendo già richiesto da tempo a Marin di dimettersi, senza alcun esito.


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