«Caso Langbard, diciamo basta insieme»

AZZANO DECIMO. Un tavolo di lavoro tra istituzioni, forze dell’ordine e associazioni per fare in modo che determinati eventi non possano più svolgersi. L’avvocato Loris Parpinel, presidente provinciale dell’Anpi, nel chiarire che Giuseppe Mariuz, ex vertice del sodalizio, aveva espresso considerazioni a titolo personale, ritorna sul caso del concerto black metal svoltosi sabato sera al Langbard club di Azzano Decimo. Un appuntamento musicale, cui hanno partecipato 200 persone provenienti dalle regioni del nord Italia, da Est Europa e Paesi nordici, dove si sono esibite band «il cui repertorio include testi che inneggiano all’Olocausto». Archiviata la manifestazione, che è filata via senza disordini, nonostante i timori della vigilia, Parpinel lancia l’idea di un organismo preposto a evitare che simili iniziative possano ripetersi.
«Prossimamente – dice il presidente provinciale dell’Associazione partigiani – l’Anpi getterà le basi per cercare di costituire un tavolo di lavoro finalizzato a impedire eventi come quello di sabato scorso. Pensiamo a un organismo di cui dovrebbero far parte istituzioni, forze dell’ordine e associazioni, che svolga un attento lavoro di analisi su determinati tipi di manifestazioni, scandagliandone tutti gli aspetti».
Nonostante le condanne, le prese di posizione e gli appelli per vietarlo, il concerto black metal di Azzano Decimo è andato regolarmente in scena. Il dispiegamento di forze dell’ordine, polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale, è stato massiccio, considerato il rischio di disordini, che fortunatamente non ci sono stati. (m.p.)
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