Caso Inps, dall’opposizione accuse al sindaco Marchetti

CODROIPO
Sono bastate poche righe diffuse dall’Inps sulla riduzione dell’orario di apertura al pubblico dell’ufficio per alimentare il fuoco della polemica sulla perdita di servizi nel capoluogo del Medio Friuli.
La direzione provinciale dell’Istituto nazionale previdenza sociale ha annunciato che da novembre gli sportelli del Punto Inps di Codroipo saranno aperti lunedì, martedì e giovedì dalle 8.30 alle 12.30.
Nei giorni di chiusura ci si potrà rivolgersi all’Agenzia territoriale di San Daniele, aperta (come accadeva finora a Codroipo) da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 12.30.
In proposito, il sindaco Fabio Marchetti ha parlato senza mezzi termini di sudditanza della dirigenza nei confronti dei sindacati: «Il Punto Inps di Codroipo dipende da San Daniele perché i sindacati comandano sulla dirigenza. La riduzione dell’orario è stata decisa da loro, sebbene il bacino territoriale di Codroipo sia di molto superiore a quello di San Daniele». Affermazioni che hanno scatenato la dura reazione delle forze di opposizione in consiglio comunale.
Gabriele Giavedoni (Pd) si è detto «stupito dello stupore del sindaco per la riduzione degli orari dell’ufficio Inps: già nell’agosto 2014 l’Istituto di previdenza aveva annunciato la razionalizzazione degli sportelli in regione. Nessun fulmine a ciel sereno, quindi. Anzi, una decisione, quella dell’Inps, in linea con l’indebolimento generale dei servizi ai cittadini del Medio Friuli. Già quattro anni fa i sindaci dell’ambito territoriale avevano manifestato preoccupazione, ma a quanto pare non hanno saputo dimostrare sufficiente unitarietà nelle rimostranze».
Da qui l’affondo: «Evidentemente alcuni sindaci erano troppo occupati nella strumentale battaglia contro le Uti, che come conseguenza ha avuto l’esplosione di tutte le politiche condivise tra gli undici Comuni del Medio Friuli. Se invece di parlare a nome dei 16 mila abitanti di Codroipo avessimo usato la forza dei 50 mila abitanti dell’Unione territoriale e avessimo dimostrato di avere una strategia complessiva per l’area vasta, forse il servizio Inps non sarebbe stato decurtato. Quattro anni fa, poi, Marchetti apostrofò l’Inps accusando l’ente di essere il maggiore “responsabile del debito pubblico in Italia”. Ci chiediamo se questa sia stata la mossa più saggia per convincere l’istituto a restare a Codroipo».
Accanto a Giavedoni si schiera Giacomo Trevisan (Altre prospettive): «Questa è l’ennesima perdita che Codroipo incassa durante il mandato del sindaco Marchetti, che come al solito “cade dalle nuvole” e interviene solo per lamentarsi a tempo scaduto invece di agire quando potrebbe. O dobbiamo pensare che non abbia la forza per far pesare il ruolo di Codroipo in tali decisioni? Un servizio in meno che si aggiunge alla scomparsa dello sportello per l’energia elettrica, dell’ufficio imposte dell’Agenzia delle entrate, del giudice di pace, dello sportello per il friulano, alla riduzione d’orario di Cafc e Siae, che costringe già molti codroipesi a spostarsi per le pratiche, e al ridimensionamento dello sportello Federconsumatori al solo ambito sanitario. Codroipo si merita questo?». —
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