Caserma “del Fante” un rudere nel centro

La presenza di amianto e il degrado generale creano ansia  Tucci si fa portavoce delle proteste di via Duca d’Aosta 
Francesco Fain
Bumbaca Gorizia 15.07.2021 Caserma del Fante © Foto Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 15.07.2021 Caserma del Fante © Foto Pierluigi Bumbaca



L’ansia che torna a salire per la presenza dell’amianto. La rabbia che cresce per un’area della città in condizioni pessime. Sono sempre più frequenti le proteste per lo stato d’abbandono in cui versa la vecchia caserma Del Fante. Parliamo di via Duca d’Aosta, non di una zona (o di una strada) periferica, in mezzo ai campi.

A portare in primo piano la questione nell’ultima seduta del Consiglio comunale è stata la capogruppo della lista d’opposizione “Gorizia è tua” Rosy Tucci. Già nel passato, aveva chiesto (senza fortuna per la verità) maggiore attenzione da parte dell’amministrazione comunale per il sito militare ormai dismesso da anni. «Mi faccio portavoce - le sue parole - delle segnalazioni di diversi cittadini per riprendere un tema sul quale sono intervenuta sin dal secondo mandato del sindaco Romoli: lo stato della caserma Del Fante e il conseguente degrado della via Duca d’Aosta, che, assieme a via Trieste, costituisce uno dei tanti biglietti da visita della nostra città, essendo uno degli ingressi e anche delle uscite più frequentate, soprattutto dopo l’introduzione della sperimentazione del senso unico in corso Italia. Sotto gli occhi di tutti è la fatiscenza di tutti gli edifici, ad eccezione di quello che ospitava il Circolo Sottufficiali. Alcune parti della struttura sono collassate, mancano diversi vetri alle finestre, che offrono facile transito ad animali appartenenti a varie specie».

C’è un’altra nota dolente. «Il tetto ricomincia a scoprire l’amianto che era stato coperto con il prodotto spruzzato qualche anno fa. Inoltre, la stradina di accesso ai numeri civici 155, 157, 159, 161, 163, 167, 173 con la sua strettezza, in caso di entrata di un mezzo di soccorso, diventa un problema, se si imbatte in altri veicoli. In questo caso basterebbe allargare la strada, chiedendo la cessione di una parte dell’area adiacente che appartiene alla Caserma».

Tucci e l’opposizione elaborano anche una proposta, rivolta all’amministrazione comunale. «Mi chiedo, ci chiediamo perché, approfittando di Nova Gorica-Gorica Capitale della Cultura 2025, non si può valutare l’ipotesi di acquisire l’intera area dal Demanio, rivitalizzarla, fornendo nel contempo anche una linfa vitale all’intera zona. Penso che idee per la sua trasformazione in una qualsiasi struttura, ricettiva, ludica, ricreativa, culturale, musicale, sportiva, anche sanitaria, non manchino. Talvolta basta la volontà per partire e per cambiare».

La caserma, oggetto di recente dell’abbattimento del vecchio muro di cinta che si affaccia sulla trafficata via Duca d’Aosta e della realizzazione di una nuova struttura, sormontata da una recinzione metallica, fu oggetto nel 2016 di un atteso e complesso intervento di bonifica dell’amianto presente nella struttura, con la fibra killer che fu “incapsulata” e dunque resa innocua. Questo ha eliminato il possibile rischio ambientale, ma non ha tolto dal degrado e dall’abbandono, ovviamente, la grande area di via Duca d’Aosta. Il rilancio della città passa anche attraverso il recupero e la valorizzazione dei vecchi siti militari ma, in questa partita, deve essere il Governo (e non tanto il Comune) a giocare la partita. —

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